REGGIO CALABRIA E’ ufficialmente ripresa l’attività del Consiglio regionale. Oggi lo start dopo la pausa estiva, con la riunione della Conferenza dei capigruppo convocata dal presidente di Palazzo Campanella Filippo Mancuso e con la seduta della sesta Commissione Agricoltura. La Conferenza dei capigruppo ha fissato già la data del prossimo Consiglio regionale: si terrà il 25 settembre, con un ordine del giorno che sarà calibrato con le pratiche che saranno licenziate dalle commissioni, che a loro volta dovrebbero rientrare a pieno regime dalla prossima settimana. Tra i temi sul tappeto, che tuttavia non dovrebbero ancora approdare in aula, il progetto di legge del centrodestra sulla cosiddetta “Grande Cosenza”, la fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero, e la rivisitazione e riorganizzazione delle materie delle stesse commissioni consiliari. Su quest’ultimo punto la maggioranza di centrodestra – si apprende da fonti di Palazzo Campanella – si appresterebbe e a presentare ufficialmente un provvedimento normativo che punta a ricalibrare le competenze tra le varie commissioni, partendo dall’assunto di riempire di contenuti la “Quinta”, di fatto finora un oggetto misterioso. A quanto sembra, la “Quinta”non dovrebbe chiamarsi più commissione Riforme, tema che di fatto è inglobato dalla “Prima”, ma dovrebbe vedersi assegnate alcune materie al momento seguite da altre commissioni, come la “Terza” – si parla dell’istruzione – e la “Sesta” – si parla delle politiche giovanili. La questione sarebbe già stata portata all’attenzione delle opposizioni di centrosinistra, che il presidente Mancuso vuole coinvolgere in questo ridisegno dell’assetto istituzionale del Consiglio regionale in modo da avere una riforma condivisa: il provvedimento normativo potrebbe a questo punto essere sottoscritto anche da forze politiche della minoranza. Sul piano politico il quadro che si è registrato alla pausa ferragostana vede un centrodestra compatto dopo la “chiamata a raccolta” del presidente Roberto Occhiuto sulla riforma dei Consorzi di bonifica e un centrosinistra ancora alla ricerca di unità e di una linea e di un linguaggio comune. (a. cant.)
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