RENDE Che fai ci sfratti? Elena Hoo, presidentessa dell’Auser di Rende, insieme ad un nutrito gruppo di soci dell’Università popolare della terza età, ha organizzato – questa mattina – un flash mob per sollecitare i commissari prefettizi che guidano il comune di Rende a trovare una nuova sede. La struttura, fino ad oggi, occupata è di pertinenza dell’istituto scolastico “De Cubertin” e all’associazione è stato intimato lo sfratto. Urge individuare una nuova sede, e le proposte sul tavolo non hanno convinto i soci Auser che preferirebbero un locale vicino al centro cittadino e non in periferia.
«Non c’è un domani senza anziani» urlano i soci che presidiano lo spazio antistante l’ingresso della struttura. Cartelloni, striscioni e microfoni gli strumenti utilizzati per inviare un nuovo messaggio ai commissari. «Noi siamo qui per rivendicare uno spazio di relazioni sociali e culturali, perché è grazie a questa sede, che siamo riusciti in questi anni a sostenere ed a organizzare tante attività per gli anziani, e siamo riusciti a contrastare solitudine e isolamento», racconta Hoo al Corriere della Calabria. «Questo è un servizio pubblico e le istituzioni non possono disinteressarsi al tema degli anziani, perché gli anziani hanno gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini». L’assegnazione della nuova sede è il nodo ancora da sciogliere. «Sì, ci hanno offerto come alternativa dei locali in contrada Dattoli, in una periferia senza servizi che equivale a isolare ancora di più gli anziani. Non ha senso fare politiche per l’invecchiamento attivo e portare gli anziani in una campagna». I locali sono di pertinenza dell’istituto scolastico De Cubertin che ha mantenuto uno spirito collaborativo con l’associazione. «La sede serve alla scuola e questo è giusto – aggiunge Hoo – noi non ci opponiamo a questa sede, noi ci opponiamo al fatto che veniamo messi su strada, che si chiudano i cancelli di uno spazio utile ad fornire questi servizi e queste attività necessarie alla comunità. Gli anziani non sono solo una categoria da assistere, sono una risorsa per la società». Dopo la manifestazione di oggi, l’Auser attende notizie certe sulla futura sede. «Ci aspettiamo una convocazione con delle risposte, vogliamo contribuire alla soluzione, però ci deve essere un dialogo con i commissari». (f.b.)
(redazione@corrierecal.it)
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