CATANZARO Un evento dedicato all’innovazione digitale, con l’obiettivo di «portare la Calabria sullo stesso livello delle altre regioni». A presentare il Calabria Digital Summit è l’assessore regionale Filippo Pietropaolo, che ha la delega alla transizione digitale. «È la prima volta – spiega l’assessore – che questa iniziativa si tiene in Calabria e sarà una collaborazione con “The Innovation Group”, soggetto che opera in Italia e organizza questo format in tutte le regioni, favorendo la realizzazione di una rete tra i vari operatori del settore». Ci sarà sicuramente il presidente Occhiuto, oltre a diversi ospiti «importanti con diverse in ambito digitale». Presenti anche Alessio Butti, sottosegretario all’Innovazione tecnologica e Transizione digitale, e Mario Nobile, direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale.
Diversi i temi che verranno trattati: dalla sanità all’ecosistema digitale, dalla digitalizzazione in ambito privato a quello nella pubblica amministrazione. «Fino a oggi – continua Pietropaolo – su queste tematiche nello sviluppo del digitale, della possibilità di aggregare e fare rete tra i vari operatori e con le altre regioni, la regione era sempre rimasta indietro. Ma ora l’amministrazione ha deciso di puntarci: c’è una delega specifica e fondi dedicati sia sul Por che sul Psc». Gli obiettivi della giornata, spiega l’assessore, sono molteplici. «Noi abbiamo fatto un altro incontro con i comuni e abbiamo parlato dell’opportunità che il governo sta dando con il progetto “Italia 1 giga”, ovvero mettere in rete effettivamente tutti i cittadini calabresi con l’FTTH, la fibra ottica in casa. Questo strumento importantissimo deve essere concluso entro il 26 e consentirà a tutti gli operatori di potersi proporre con servizi, sia ai lavoratori privati che il pubblico, come enti locali e sanità».
«Tramite l’innovazione digitale è possibile superare i limiti infrastrutturali noti». Lo dice Roberto Masiero, presidente di The Innovation Group, che riprende le parole di Pietropaolo. «I punti chiave sono quelli contenuti all’interno della strategia per la crescita digitale della Calabria: la sicurezza, garantire i servizi ai cittadini e alle imprese, la semplificazione amministrativa e l’innovazione digitale degli ecosistemi. Digitalizzare i processi sanitari sarebbe un salto qualitativo enorme». Un percorso di innovazione che non deve perdere di vista la sicurezza. «Semplificare la cosa pubblica presuppone l’esigenza di garantire che questo venga fatto in termini di sicurezza e privacy per cittadini e imprese».
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