LAMEZIA TERME L’elenco degli esponenti dei clan di ‘ndrangheta che hanno deciso di saltare il fosso e collaborare con la giustizia si è arricchito di una nuova figura di rilievo. Si tratta di Antonio Accorinti, classe ’80, figlio del presunto boss Antonino. L’annunciato c’è stato oggi da parte del pm Antonio De Bernardo nel corso dell’ultima udienza del processo “Imponimento”, di scena davanti ai giudici del Tribunale di Lamezia Terme. L’inizio della collaborazione del 43enne risale al giugno di quest’anno ma, al momento, sui contenuti riferiti ai magistrati, non si sa nulla.
Quello di Antonio Accorinti è un nome importante: si tratta infatti di una figura di rilievo all’interno del panorama criminale Vibonese e, in particolare, del territorio di Briatico. Già condannato ad 8 anni di reclusione al termine del processo “Costa Pulita” lo scorso maggio, Antonio Accorinti era finito in carcere a gennaio di quest’anno in seguito all’operazione della Dda di Catanzaro “Olimpo”. Difficile, al momento, immaginare i contenuti dei verbali resi ai magistrati dal 43enne, ma è lecito aspettarsi delle ripercussioni sui clan del Vibonese e su quelli di Briatico in particolare. (Gi.Cu.)
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