COSENZA «E’ mai possibile che costui, in ogni sua azione di governo, sia il genio maligno dello sfascio? Non c’è una sola volta che, pure per errore, si smentisca. E’ accanitamente coerente a distruggere senza pietà. Sto parlando, ovviamente, del presidente della Giunta regionale della Calabria. E, oggi, ne parlo in riferimento alla vicenda della costruzione del nuovo ospedale della Città di Cosenza. Che si prospetta come l’ennesima, beffarda “incompiuta”». A sostenerlo è il presidente del Consiglio comunale di Cosenza Giuseppe Mazzuca. «Occhiuto – evidenzia Mazzuca – sta facendo di tutto, non tralasciando nessun minimo particolare, affinché l’opera si trasformi in un colossale e osceno aborto. E veniamo ai fatti. Nel mese di febbraio di quest’anno, l’Azienda ospedaliera di Cosenza, con apposita convenzione, ha delegato al Presidente della giunta regionale tutti gli adempimenti connessi alla realizzazione del nuovo Ospedale. Immediatamente dopo, l’Inail, che si ‘è fatta carico dell’integrale finanziamento dell’opera, ha stilato – come era giusto che fosse – un cronoprogramma, il cui primo step era previsto per il prossimo 30 settembre e prevedeva l’avvio della procedura per l’aggiudicazione della progettazione. Sennonché, che cosa fa Occhiuto? Occhiuto ha compiuto un atto di autentica pirateria politica. E lo scorso mese di giugno ha “ordinato” al suo dirigente di confezionare un rocambolesco decreto, con il quale si è commissionato un nuovo studio di fattibilità finalizzato a individuare, ancora una volta, il sito ove costruire il nuovo ospedale. Ora, è evidente che il farsesco decreto dirigenziale è una pacchiana manovra dilatoria per seppellire nella dispensa degli “oggetti smarriti” il nuovo ospedale della Città di Cosenza. Perché, quel decreto, non solo manda in fumo il cronoprogramma formulato dall’Inail, per quanto – e soprattutto – manda in fumo, spregiudicatamente, 700mila euro di denaro pubblico. Giusto appunto, l’importo impegnato per il primigenio studio di fattibilità, che aveva selezionato il sito di Vaglio Lise. Ma quel decreto è anche una vera e propria burla. Infatti, è possibile che si possa fare uno studio di fattibilità con soli 93mila euro? E’ questa la cifra stanziata dal dirigente di Occhiuto. Ma 93 mila euro non basterebbero, neppure, per fare i sondaggi sui terreni da studiare. E, fra l’altro, qual è la necessità di uno nuovo studio di fattibilità? E, allora, giù la maschera: lo studio di fattibilità commissionato a giugno è un miserevole escamotage che, gaglioffamente, camuffa la perfida volontà di Occhiuto di non realizzare il nuovo ospedale della città di Cosenza». Mazzuca rincara la dose contro il governatore calabrese: «Di un nuovo studio di fattibilità non c’era assolutamente bisogno. Semmai sarebbe stato necessario rimodulare i costi. Così come è avvenuto, esattamente, per il Gom di Reggio Calabria, per il cui ampliamento, l’originario finanziamento di 180 milioni, è stato, opportunamente, implementato con ulteriori 90 milioni. E’ evidente che, nel frattempo, per una serie di avverse e concatenate congiunture, si è determinato un aumento dei costi. E, quindi, anche per la costruzione del nuovo ospedale di Cosenza, l’originario finanziamento di 375 milioni di euro, assai verosimilmente, non basta più. E, allora, se Occhiuto avesse avuto la reale volontà di costruire il nuovo Ospedale a Cosenza, anziché menare, scandalosamente, il can per l’aia, avrebbe dovuto fare una sola cosa: chiedere all’Inail di incrementare, adeguatamente, l’importo del finanziamento. Così non è stato e il nuovo ospedale della città di Cosenza avrà lo stesso destino riservato agli Ospedali della Sibaritide, della Piana e di Vibo: non si farà mai. Il che è un autentico crimine politico. Così come è un altro crimine politico lasciare marcire nei cassetti della Regione 2 miliardi e mezzo di euro destinati alla sanità. Ci sono 2 miliardi e mezzo che non vengono spesi: roba da far rabbrividire».
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