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Il dramma

Aereo delle Frecce Tricolori si schianta a Torino, muore bimba – VIDEO

Ustionati il fratello e la mamma della vittima. Feriti il pilota ed il papà della bambina

Pubblicato il: 16/09/2023 – 18:03
Aereo delle Frecce Tricolori si schianta a Torino, muore bimba – VIDEO

TORINO Un aereo delle Frecce Tricolori si è schiantato questo pomeriggio in fase di esercitazione nell’aeroclub di Caselle a Torino. Uno dei piloti della formazione dopo aver perso il controllo del velivolo si è lanciato con il paracadute mentre il mezzo si è schiantato a bordo pista. Il velivolo è precipitato al San Francesco al Campo e si sarebbe schiantato su una vettura, provocando la morte di una bimba di cinque anni. Nell’incidente sono rimasti coinvolti anche altri componenti del nucleo familiare. In particolare il fratellino di 9 anni è stato trasferito all’ospedale infantile Regina Margherita con gravi ustioni.
La mamma dei due minori, con ustioni, è stata trasportata in codice giallo al Cto, mentre il papà e il pilota del velivolo sono stati trasferiti in codice giallo all’ospedale San Giovanni Bosco. L’esercitazione delle Frecce riguardava la manifestazione aerea in programma domani mattina nell’ambito del centenario dell’aeronautica Militare. 


In un video diffuso sui social e ripreso da un passante (in alto) si vede il momento dell’impatto del velivolo delle Frecce Tricolori. L’uomo fermo a bordo strada a ridosso delle mura dell’aeroporto Caselle stava riprendendo la formazione delle Frecce in volo quando si vede uno degli aerei perdere quota e il pilota lanciarsi con il paracadute. Nel video si vede il fuoco dell’esplosione dopo lo schianto al suolo. Una prima ipotesi parla dell’urto dell’apparecchio con uno stormo di uccelli. Un “bird stroke”, come si dice in gergo. Il velivolo, chiamato Pony 4, stava sfrecciando con quattro compagni in una formazione a triangolo di cui occupava l’ultimo posto della ‘coda’ di sinistra. Il pilota alla cloche, il maggiore Oscar Del Dò, avrebbe comunicato al caposquadra di avere un problema al motore e di doversi sganciare. L’apparecchio – si vede dai video subito circolati in rete – procede inizialmente in linea retta, poi all’improvviso diventa ingovernabile e perde quota. E’ una questione di frazioni di secondo. Subito prima che il muso punti verso il suolo il maggiore si lancia nel vuoto. Mentre il paracadute si apre, Pony 4 picchia per terra, esplode e continua a strisciare a folle velocità in una coltre di fumo e di fiamme. In quel momento sulla strada che costeggia il perimetro dell’aeroporto sta passando un’automobile con una famiglia diretta verso casa, a San Francesco al Campo. «Ho sentito un grosso rumore», dirà in seguito il papà. Non è ancora chiaro se c’è stato un contatto con l’aereo. In ogni caso la vettura esce dalla carreggiata, si ribalta e si incendia. La bimba muore. Il fratellino dodicenne riporta ustioni di secondo grado su circa il 15% della superficie corporea. Lo portano all’ospedale infantile Regina Margherita, dove arriva cosciente. Non ha lesioni considerate “importanti” dai medici ma in ogni caso lo sedano e lo ricoverano in rianimazione. La prognosi non viene sciolta. Con lui c’è la mamma, che però viene trasferita al Cto: le sue ustioni (12-13%) sono concentrate sul braccio destro. Il padre, quarantanovenne, ha ustioni sul 4% del corpo in prevalenza sul palmo della mano sinistra; la prognosi per lui è di 20 giorni. Dal mondo della politica arrivano messaggi di dolore e di cordoglio. Fra i componenti del governo intervengono i ministri Francesco Lollobrigida, Gilberto Pichetto, Paolo Zangrillo. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, si dice «attonito». Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, parla di «tragedia sconcertante», mentre il Pd annulla tutti gli eventi in programma alla festa dell’Unità nel capoluogo piemontese in segno di lutto. Voci critiche sono quelle di Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Prc, che definisce le Frecce Tricolori «uno spreco di soldi dannoso, diseducativo, e purtroppo anche pericoloso», e di Luana Zanella, parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra per la quale le esibizioni della pattuglia «dovrebbero essere abolite».

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