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Strada “Jonio-Tirreno”

Chiusura Limina, il destino di Locride e Piana appeso a un filo: stasera l’incontro con la Regione

Tanti punti interrogativi a poche settimane dalla chiusura: il progetto mai visto dai sindaci e la strada di montagna proposta come alternativa

Pubblicato il: 18/09/2023 – 15:00
di Mariateresa Ripolo
Chiusura Limina, il destino di Locride e Piana appeso a un filo: stasera l’incontro con la Regione

REGGIO CALABRIA Ore di attesa per conoscere l’esito dell’incontro che in serata si terrà tra Regione e sindaci sulla chiusura della Strada 682 “Jonio-Tirreno”, l’arteria che collega i territori reggini di fascia ionica e tirrenica. Il destino di un intero territorio è appeso a un filo. I rischi di una eventuale chiusura sono stati ampiamente esplicitati negli ultimi mesi da sindaci, associazioni, imprenditori, lavoratori, cittadini. Le paure di chi ripone tutte le proprie speranze nello sviluppo – ora fortemente compromesso – del territorio si fanno sempre più grandi con il passare del tempo. Il presidente di Confindustria Reggio Calabria Domenico Vecchio, a margine del consiglio metropolitano aperto che si è tenuto a Gioiosa Ionica, ha lanciato un vero e proprio allarme parlando di un fallimento per tutta la Calabria: «È la cosa peggiore che si possa pensare, è una mancanza di rispetto totale verso gli imprenditori che stanno lavorando sul territorio. I rischi sono quelli del fallimento di persone, imprenditori, famiglie», ha detto.

L’annuncio della chiusura, i sopralluoghi e il progetto mai visionato dai sindaci

«Lavori urgenti e improcrastinabili», prima annunciati per settembre e poi rimandati a gennaio, «per non compromettere la stagione estiva». Lo scorso maggio era subito scoppiata la polemica prima con l’annuncio della chiusura della galleria Torbido, poi con quella della Limina. Una chiusura di fatto solo rimandata dalla Regione in attesa di capire quali alternative proporre al territorio. Riunioni e sopralluoghi si sono susseguiti per tutta l’estate, sono stati diversi gli interventi che hanno visto esperti a confronto, ma di fatto ad oggi i sindaci affermano di non aver mai visionato il progetto che porterà a un rifacimento di tutta la parte interna della galleria della Limina e per il quale – secondo quanto annunciato dal presidente Occhiuto nelle scorse settimane – sarà necessaria la chiusura del tratto stradale per circa 20 mesi a partire da gennaio 2024. Sarà ancora così? Attualmente non è dato saperlo. Nelle ultime ore si è anche parlato della nomina di un possibile commissario straordinario al fine di snellire i procedimenti amministrativi e garantire tempi più brevi per gli interventi da compiere, ma ancora si resta nel campo dell’ipotesi.

Strade di montagna come alternative. Dalla Metrocity la proposta di un bypass

«Non vogliamo saperne di strade di montagna», ha detto il sindaco facente funzioni della Città metropolitana Carmelo Versace. E in effetti, la strada alternativa proposta su cui dirottare parte del traffico che attraversa la Jonio-Tirreno è una strada di montagna. La Sp5 che passa da Mammola è caratterizzata da una serie di tornanti strettissimi: allo stato attuale è difficile pensare che possa trattarsi di una alternativa valida dalla quale far passare pullman di lavoratori e studenti, ambulanze che giornalmente fanno da collegamento tra gli ospedali di Locri e Polistena.

La Sp5 a Mammola

Dalla Città metropolitana intanto è arrivata una proposta presentata sabato scorso nel corso del consiglio metropolitano aperto: un bypass.

«L’ipotesi progettuale che si propone, quale percorso alternavo di servizio in caso di interruzione viaria della S.S. 682, è quella di utilizzare in parte, sul versante tirrenico, la viabilità presente costituita dalla SP5 e dalla SP 35dir per circa 8,5km e completare il bypass sul versante ionico con un nuovo tratto. Il nuovo tratto, costeggiante il traforo “Limina”, si sviluppa per circa 2,5km. Si innesta sulla SP 35dir e, mantenendo uno sviluppo plano-altimetrico sulla corografia presente, si innesta sulla S.S. 682 in prossimità dell’uscita della galleria sul versante ionico».

Questa sera la riunione

Alle 19.30 si terrà in Cittadella la riunione tra Regione, Anas e sindaci. Mentre la Città Metropolitana ha fatto sapere che a quel tavolo non siederà perché non è stata invitata, così come i rappresentati di categoria e le associazioni. «Ci aspettiamo trasparenza e risposte concrete» fanno sapere i primi cittadini che dovranno attendere fino a questa sera per conoscere le sorti dei 74 Comuni di Locride e Piana e dei loro 300mila abitanti. (redazione@corrierecal.it)

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