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il verdetto

Eyphemos, Siclari assolto in Appello «perché il fatto non sussiste» – LA SENTENZA

Sentenza ribaltata per l’ex senatore. Era stata chiesta l’assoluzione. Mangialavori e Occhiuto: mai avuto dubbi. Il governatore: bella notizia

Pubblicato il: 18/09/2023 – 18:24
Eyphemos, Siclari assolto in Appello «perché il fatto non sussiste» – LA SENTENZA

REGGIO CALABRIA La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha assolto “perche’ il fatto non sussiste” l’ex senatore di Forza Italia, Marco Siclari, indagato nell’operazione della Procura distrettuale antimafia “Eyphemos” per scambio elettorale politico-mafioso. Secondo l’ipotesi accusatoria, Siclari nella campagna elettorale per le elezioni politiche del 2018 avrebbe stretto accordi, “a mezzo di intermediari”, con personaggi delle cosche reggine, tra cui Domenico Laurendi, esponente della ‘Ndrangheta di Sant’Eufemia d’Aspromonte, e il boss di Sinopoli, Cosimo Alvaro. In primo grado, l’ex senatore di Forza Italia era stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione, ma già in secondo grado, anche la Procura generale ne aveva chiesto l’assoluzione.

Eyphemos, gli altri imputati

La Corte d’Appello, nello stesso procedimento, ha inoltre assolto Nicola Delfino, Rocco Graziano Delfino e Francesco Vitalone. Condannati, invece, Cosimo Alvaro (15 anni), Domenico Carbone (8 anni), Sarino Antonio Carbone (5 anni e 4 mesi di reclusione), Vincenzo Carbone (8 anni), Antonio Crea (9 anni), Giovanni Crea (9 anni), Pasquale Cutri’ (8 anni), Antonio Gagliostro (8 anni e 4 mesi), Domenico Laurendi (19 anni anni), Natale Lupoi (12 anni), Girolamo Macri’ (3 anni, 8 mesi e 13 giorni), Giuseppe Rizzotto (10 anni e 4 mesi), Francesco Romeo (6 anni), Giuseppe Speranza (11 anni e 8 mesi).

Il governatore Occhiuto: «Bella notizia, dispiace per stillicidio di attacchi che ha dovuto subire»

«L’assoluzione dell’ex senatore Marco Siclari è una bella notizia: tante accuse si sono dimostrate false, tanti teoremi pura fantasia. Rimane il forte dispiacere per lo stillicidio di attacchi e per la gogna mediatica che Marco ha dovuto subire negli ultimi anni». Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Mangialavori: «Non poteva esserci esito differente»

«Chi come me conosce Marco, le sue qualità umane e politiche, sapeva che non ci sarebbe potuto essere pronunciamento diverso da quello odierno». Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Giuseppe Mangialavori, in merito alla notizia dell’assoluzione del già senatore Marco Siclari, da parte della Corte d’Appello di Reggio Calabria. «Intendo rinnovare la mia stima e la mia vicinanza ad un amico e collega col quale, nella passata legislatura in Senato – conclude Mangialavori -, abbiamo lavorato assieme per la crescita del Paese e della nostra Calabria».

Mario Occhiuto: felice per Siclari, mai avuto dubbi

«Sono felice per l’esito del processo che ha assolto con formula piena Marco Siclari, felice del fatto che abbia finalmente avuto modo di chiarire a fondo le circostanze che dimostrano la sua innocenza». Lo dichiara il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto. «Conoscendo personalmente Marco Siclari, non ho mai avuto dubbi sulla sua correttezza e sulla sua estraneità a fatti che riguardano il malaffare e la vicinanza ad ambienti mafiosi. Oggi tutto questo viene finalmente conclamato, anche se nulla può cancellare gli anni di sofferenza che ha dovuto affrontare», conclude.

Cannizzaro: «Credere fino in fondo nella giustizia»

«Felice che la posizione dell’ex parlamentare Marco Siclari sia stata chiarita. Da collega di Partito e da amico della famiglia Siclari, non posso che accogliere con sincero compiacimento questa notizia. La dimostrata infondatezza delle accuse mosse nei confronti di Marco rende felice chi, come Forza Italia, crede nel valore del garantismo (per tutti) fino a sentenza definitiva. Dispiace, ovviamente, per il calvario giudiziario e politico subìto, ma bisogna sempre credere nella Giustizia. Conosco bene l’integrità morale ed etica di tutta la famiglia Siclari, tanto dal punto di vista politico quanto imprenditoriale. E quel che conta è aver dimostrato l’estraneità a quelle pesanti accuse». Così in una nota stampa l’onorevole Francesco Cannizzaro, vice capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati e responsabile nazionale per il Sud del Partito azzurro. «A titolo personale e al contempo a nome del Coordinamento provinciale di Forza Italia Reggio Calabria, manifesto quindi a Marco i più affettuosi sentimenti di contentezza».

Ronzulli: «Chi pagherà per la gogna mediatica?»

«E adesso chi ripaga il senatore Siclari di 3 anni di gogna mediatico-giudiziaria, delle sofferenze subite da lui e dai suoi cari, della macchia alla sua reputazione che neanche una sentenza di assoluzione potrà eliminare, perché ai titoloni del processo non seguono mai i titoloni dell’assoluzione con formula piena, ma solo dei semplici trafiletti? Di certo, non quegli inquirenti che con incredibile facilità e leggerezza rovinano vite e storie politiche, senza mai essere poi puniti per il fallimento di un processo e che, invece, proseguono a far carriera, godendo anche della protezione e della copertura della corporazione. E questo accade solo all’interno della magistratura, perché, per esempio, un medico che sbaglia l’intervento chirurgico rischia di essere denunciato dal paziente anche 10 anni dopo l’operazione. Tutto ciò è inaccettabile». Così, la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli. «Chi non è mai finito nel tritacarne giudiziario – prosegue – non può comprendere cosa significhi ricevere quella ‘lettera scarlatta’ di contiguità con la mafia, di scambio di voto, che porta alla fine dell’attività politica, all’isolamento, all’emarginazione da parte di quella società che, di colpo, non vuole prendere con te neanche un caffè. Il senatore Siclari, al quale va la nostra affettuosa e sentita solidarietà, ha dovuto attraversare le forche caudine di un processo, di una condanna, talmente ingiusta che la stessa Procura generale della corte d’Appello, cioè l’accusa, ha fatto in modo che venisse cancellata, per poi sentirsi dire dai magistrati: ‘Abbiamo scherzato’. Ebbene, questo non è uno scherzo. Questo è il motivo per cui è necessaria una profonda riforma della giustizia, a partire dalla responsabilità civile dei magistrati», conclude.

Zanettin: «Chi lo risarcirà?»

«Marco Siclari è stato finalmente assolto con formula piena dalla infamante accusa di essere mafioso, su richiesta conforme della procura generale. A lui va tutta la mia personale solidarietà per il calvario a cui è stato ingiustamente sottoposto». Lo dichiara il senatore e capogruppo di Forza Italia in Commissione Giustizia Pierantonio Zanettin. «Avevo avuto modo di leggere le carte del processo ed era evidente quanto la sentenza di primo grado fosse ingiusta. Il proscioglimento ora restituisce a Siclari l’onore, ma quanto dolore ha dovuto patire? Come potrà mai essere risarcito?», conclude.

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