COSENZA «È tempo, per la IAS Scura, di provvedere i propri dipendenti di un contratto aziendale che ridia dignità salariale al lavoro». Lo scrivono in un comunicato congiunto le sezioni cosentine della Filt Cgil e della Faisa Cisal. «La crescente consapevolezza dei lavoratori – continuano – rispetto alle inaccettabili condizioni economiche offerte dalla società corirossanese ha condotto al successo lo sciopero odierno con un’adesione pari al centro per cento. È tempo, per la IAS Scura, di porre nel cassetto il disco rotto che soffia negli orecchi sempre lo stesso brano, di una realtà aziendale che si vorrebbe indicare come impossibilitata a garantire ai lavoratori il giusto riconoscimento salariale a fronte delle prestazioni di lavoro complessivamente ricevute. Non si possono lamentare perennemente condizioni di criticità che finiscono solo con l’appesantire il lavoro dei dipendenti e generare livelli salariali diversificati inaccettabili».
«È tempo, per la IAS Scura – continuano i sindacati – di comprendere che i dipendenti sono schiacciati dalla morsa del costo della vita che richiede la vicinanza del datore di lavoro e non già il suo disinteresse. Servono politiche di sostegno reddituale che dimostrino attenzione alla classe operaia ed apprezzamento per il contributo offerto alla crescita dell’azienda. È tempo, per la IAS Scura, di riflettere e di promuovere un incontro che partorisca un nuovo accordo aziendale che renda un ricordo i tre diversi livelli salariali. Va promosso un armonico sistema retributivo che assicuri eguali parametri salariali e che si preoccupi, anche, di assicurare un’indennità di vacanza contrattuale che ponga rimedio ala sordità sinora dimostrata che ha comportato per i dipendenti anche perdite di salario connessi a sciopero. È tempo, per la IAS Scura, di comprendere in via definitiva che la musica in tema di relazioni industriali è cambiata. Le iniziative sindacali sono rivolte esclusivamente all’interesse dei lavoratori e al rigetto di ogni forma di confronto che sia solo di facciata. Per noi, è tempo di condurre in porto la trattativa per un accordo che i lavoratori meritano e non può non trovare un posto di primo piano nell’agenda aziendale. Ed è tempo, per i lavoratori – che ringraziamo per la risposta alla sciopero – di persistere compatti nella lotta per un mondo del lavoro più giusto per sé stessi e per chi verrà dopo di loro. E dopo di noi».
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