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l’intervista

Furgiuele: «A Lamezia manca la politica, ma il centrodestra deve ricompattarsi»

Il deputato della Lega boccia Mascaro e il civismo («serve un sindaco con la tessera di partito»). «Fdi da incendiari a pompieri»

Pubblicato il: 20/09/2023 – 12:58
Furgiuele: «A Lamezia manca la politica, ma il centrodestra deve ricompattarsi»

LAMEZIA TERME Il giorno dopo un nuovo rischio scioglimento del Consiglio comunale di Lamezia Terme, il deputato della Lega Domenico Furgiuele interviene, in un colloquio con il Corriere della Calabria, e pone l’attenzione sulla situazione di difficoltà che vive oggi la maggioranza, senza evitare di tirare qualche bacchettata al centrodestra. «La situazione è ormai chiara – afferma il Furgiuele – sia in corrispondenza del voto del presidente del collegio revisore dei conti e sia in corrispondenza del voto sul bilancio. La maggioranza sopravvive giorno per giorno, però le forze del cosiddetto centrodestra non sono messe meglio. A me fa piacere che l’Udc, Fratelli d’Italia e parte di Forza Italia, siano arrivati a prendere una decisione di responsabilità, ma voglio anche sottolineare che io con una settimana di anticipo avevo proposto l’iniziativa di non far mancare il numero legale onde evitare un altro commissariamento. L’obiettivo era anche quello di ricompattare il centrodestra sulla stessa posizione, così com’era avvenuto con il voto del presidente del collegio dei revisori dei conti. Questo, in un certo più o meno si è verificato, ma in modo casuale. Dopo aver ascoltato per una settimana i dirigenti a tutti i livelli di Fratelli d’Italia trincerarsi dietro una decisione di coerenza politica che sarebbe dovuta andare inderogabilmente verso il voto contrario, alla fine si è palesata la strategia che in modo informale avevo suggerito. Alla fine gli incendiari di Fratelli d’Italia sono ritornati a fare i pompieri. Ma qual era intento e quale è stato il raggiungimento dell’intento? Mentre Cosenza sta portando l’Università nel centro storico per far aumentare i flussi di gente e rianimare le attività commerciali, e Catanzaro in questi giorni sta portando avanti l’isola pedonale su corso Mazzini e sta approvando i nuovi regolamenti per i dehors, cercando di far ripartire il centro storico, mi dispiace che nelle ultime settimane sulla pelle di Lamezia Terme qualcuno ha giocato sull’ipotesi di immobilizzare la macchina amministrativa con l’ennesimo commissariamento».
Ma qual è la ricetta di Furgiuele per ricompattare realmente il centrodestra? «La strada per il centrodestra unito – evidenzia – è lunga; a differenza di altri, la Lega lametina non risponde né a Catanzaro né a Cosenza, né a Reggio. Nel contesto di crisi che abbiamo affrontato, io devo ringraziare la consigliera D’Amico che, pur non essendo stata eletta dalla Lega, della stessa Lega esprime l’essenza profondendo con dedizione impegno assoluto e disinteressato per la città. Per suo tramite la Lega continuerà ad attuare scelte e valutazioni solo nell’esclusivo interesse della città». Ma, visto l’umore collettivo dei cittadini di Lamezia Terme tutt’altro che positivo nei confronti dell’attuale governo cittadino, come si potrà procedere in futuro? «Il giudizio negativo della Lega è chiaro – sottolinea il deputato della Lega –. Altra cosa è mantenere la responsabilità sul fatto. La Lega chiede il riposizionamento della politica al governo dell’amministrazione. Non è fallito il civismo in quanto Mascaro, ma è fallito negli ultimi dieci anni in tutti i riferimenti che ha avuto, perché non ha respiro, perché è necessario avere un sindaco con in tasca una tessera di partito che faccia da anello di congiunzione con i livelli politici nazionali ed europei. Solo la politica può dare continuità e servizi che sono utili al territorio. Lamezia non è una cittadina di mille abitanti, è una grande città che deve avere un sindaco che ha collegamenti e appartenenze che poi ritornano utili sul territorio. Da quando io sono in carica, ho avuto modo di far arrivare sul territorio di Lamezia Terme ministri, vice ministri, sottosegretari e quant’altro, voglio ricordare in ultimo il ministro Valditara. Tutto ciò è stato possibile perché c’è stato l’impegno di un parlamentare che è appartenente a un ambito di centrodestra o centrosinistra». (redazione@corrierecal.it)

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