ROMA «Il Governo sta rispondendo alla domanda di sicurezza dei cittadini con una strategia chiara e di ampio respiro, che si sostanzia in due linee di azione: la prima è la ferma determinazione dello Stato a contrastare la criminalità e l’illegalità; la seconda, parimenti fondamentale, completa la risposta in termini di sicurezza e punta ad elevare sul piano qualitativo quello che dovrebbe essere lo standard di vita di uno Stato avanzato con riferimento all’infrastrutturazione e alla dotazione dei servizi richiesti dai cittadini». Lo ha detto il sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i Trasporti, Tullio Ferrante, rispondendo a una interrogazione del parlamentare di “Noi Moderati” Pino Bicchielli sulla problematica della sicurezza nei quartieri della periferia Sud di Catanzaro. L’interrogazione era stata sollecitata dal consigliere regionale Antonello Talerico, commissario regionale di “Noi Moderati”: nella controreplica comunque Bicchielli si dichiarerà «soddisfatto» della risposta dell’esponente di governo.
Nella risposta Ferrante, tirando le fila di un lungo e approfondito percorso avviato dal ministero dell’Interno e dal sottosegretario Wanda ferro sulle problematiche dell’area sud di Catanzaro, specifica che «traendo spunto dai recenti fatti di cronaca accaduti a Caivano e in alcune aree degradate di Catanzaro, chiedono interventi per contrastare i fenomeni di violenza e criminalità nella stessa città di Catanzaro. Con particolare riferimento a tale comune capoluogo, segnalo che negli alloggi di edilizia popolare dei quartieri di Aranceto, viale Isonzo e via Teano, vivono complessivamente circa 3.000 persone, in prevalenza cittadini italiani di etnia rom. La situazione di questi quartieri, caratterizzati da una situazione di forte degrado, è oggetto di costante attenzione ed è stata più volte esaminata in occasione delle riunioni periodiche del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, alle quali ha partecipato in più occasioni il sottosegretario Ferro e da ultimo, in data 13 febbraio scorso, il Ministro Piantedosi. Nel corso di tali riunioni sul versante della prevenzione dei reati, sono stati intensificati i servizi di controlli a persone, abitazioni e luoghi di ritrovo nei predetti quartieri. In proposito – prosegue Ferrante – evidenzio che dallo scorso mese di luglio la locale questura ha raddoppiato i propri equipaggi nelle attività di controllo del territorio, con ricadute positive in termini di prevenzione. Inoltre, sono proseguiti i servizi straordinari attivati nell’ambito del “Focus ‘Ndrangheta”, anche con l’ausilio di unità cinofile. La complessiva attività delle Forze di Polizia ha portato nel corso degli ultimi 2 anni all’esecuzione di 127 provvedimenti cautelari a carico di soggetti ritenuti responsabili dei delitti di associazione a delinquere, anche di stampo mafioso, traffico di stupefacenti, rapina, furto e detenzione abusiva di armi».
Ferrante quindi osserva ancora: «Per quanto concerne l’episodio del 20 maggio scorso, segnalato dall’onorevole interpellante, quando alcuni soggetti hanno opposto resistenza agli agenti della Polizia di Stato impegnati ad eseguire provvedimenti cautelari dell’autorità giudiziaria, informo che gli autori del reato sono stati deferiti alla procura della Repubblica e arrestati. Circa la sparatoria del 13 agosto scorso, anch’essa citata nell’atto di sindacato ispettivo, le Forze dell’ordine ritengono l’episodio estraneo al contesto della criminalità organizzata. Un altro tema a cui pure si fa cenno nell’interpellanza è quello del contrasto alle occupazioni abusive, che costituisce una delle priorità di questo Governo. Al riguardo rammento che lo scorso 9 agosto il Ministro dell’Interno ha inviato a tutti i prefetti una direttiva con indirizzi operativi sulla prevenzione delle occupazioni arbitrarie e sulle specifiche modalità esecutive degli sgomberi. In attuazione di questa direttiva il prefetto di Catanzaro ha tenuto una riunione tecnica di coordinamento delle Forze dell’ordine, allargata alla partecipazione del procuratore generale presso la corte d’appello e del procuratore della Repubblica, nell’ambito della quale si è stabilito di effettuare una ricognizione degli immobili occupati abusivamente e oggetto di provvedimenti giudiziari di sgombero, per poi pianificare e avviare gli interventi necessari. Rammento, inoltre, che l’attenzione del Governo nei confronti del territorio catanzarese è ulteriormente documentata dalla stipula, avvenuta lo scorso febbraio, di un protocollo d’intesa fra la regione Calabria e l’Agenzia per i beni confiscati inteso alla più efficace valorizzazione dei patrimoni sottratti alla criminalità e presenti sul territorio regionale mediante apposite politiche di riuso. Oltre a ciò, lo scorso aprile il Ministero dell’Interno ha elevato al rango di centro operativo il livello dell’ufficio Dia di Catanzaro, a sottolineare la rilevanza del capoluogo calabrese nel quadro del rafforzamento dei presidi di lotta contro la criminalità organizzata rispetto a una struttura tecnica come la Dia, che costituisce un’eccellenza nel panorama del law enforcement nazionale. Occorre evidenziare – dichiara ancora il sottosegretario alle Infrastrutture – che nella riunione del comitato del 23 luglio scorso il sottosegretario Ferro ha assicurato il sostegno diretto del Viminale alla realizzazione di sistemi di videosorveglianza, tenendo conto delle indicazioni tecniche ed operative provenienti dalle Forze dell’ordine e il finanziamento di nuovi progetti di riqualificazione urbana, oltre a quelli già finanziati con oltre 15 milioni di euro per il capoluogo calabrese. In particolare, su un diverso asse di intervento delle politiche pubbliche, all’amministrazione comunale di Catanzaro è stata prospettata l’opportunità di redigere ipotesi progettuali di riqualificazione urbana idonee ad essere incanalate in apposite linee di finanziamento che richiederanno la compartecipazione di enti sovracomunali, e in particolare della regione Calabria. A tal riguardo, un finanziamento a valere sul Piano nazionale di edilizia abitativa per circa 4 milioni e mezzo di euro è stato destinato alla riqualificazione di viale Isonzo. Ulteriori 3 milioni e mezzo di euro, a valere sulle risorse del Fondo di sviluppo, sono al momento oggetto di valutazione al fine di individuare ulteriori e mirati interventi di qualificazione urbana».
Secondo Ferrante inoltre «su di un piano più generale, il Governo sta rispondendo alla domanda di sicurezza dei cittadini con una strategia chiara e di ampio respiro, che si sostanzia in due linee di azione: la prima è la ferma determinazione dello Stato a contrastare la criminalità e l’illegalità; la seconda, parimenti fondamentale, completa la risposta in termini di sicurezza e punta ad elevare sul piano qualitativo quello che dovrebbe essere lo standard di vita di uno Stato avanzato con riferimento all’infrastrutturazione e alla dotazione dei servizi richiesti dai cittadini. Per quanto riguarda la prima linea di azione, abbiamo intrapreso un’energica azione per riportare la legalità su tutto il territorio nazionale, con le operazioni ad alto impatto condotte nelle città metropolitane, che prima hanno interessato le stazioni e poi sono state estese ad altre aree cittadine. Stiamo ora intervenendo nelle piazze di spaccio e contro il racket delle occupazioni. Intendiamo estendere tale esperienza partendo proprio dalle realtà più problematiche. Nella medesima ottica, il Governo, nella seduta del Consiglio dei ministri del 7 settembre scorso, ha varato un pacchetto di misure per garantire più sicurezza nelle nostre città, introducendo misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile. Sono, queste, misure che si saldano alla seconda linea di intervento, volta a promuovere un piano trasversale a tutte le amministrazioni interessate, coinvolgendole in modo sinergico nella messa a punto di investimenti e dotazioni infrastrutturali con l’obiettivo di superare le condizioni di degrado e marginalità sociale in cui le organizzazioni criminali trovano terreno fertile, soprattutto tra i più giovani. Siamo anche al lavoro per definire un ulteriore pacchetto di misure tendenti a rendere ancora più incisive le politiche di sicurezza che il Governo ha perseguito fin dal suo insediamento e che richiedono il rafforzamento delle capacità operative delle Forze di Polizia, avviato già con l’ultima manovra di bilancio. Che si tratti di Catanzaro o di Caivano, la linea di fondo di questo Governo è che in uno Stato di diritto come l’Italia non ci sono né ci potranno mai essere zone franche, ossia aree nelle quali il controllo del territorio è in mano a bande di criminali. La riaffermazione della legalità come principio cardine dello Stato contemporaneo e base del rapporto di fiducia che lega i cittadini alle istituzioni è la priorità di questo Governo, che non deluderà le legittime aspettative dei cittadini».
Nella sua controreplica, l’esponente di “Noi Moderati” Pino Bicchielli, plaude alla risposta del sottosegretario Ferrante prendendo di fatto le distanze dalle posizioni di Talerico. «Noi – dice Bicchielli – siamo soddisfatti della risposta del Governo. Grazie al Sottosegretario per la sua risposta precisa e puntuale. Una risposta che sottolinea, ancora una volta, quelle che ormai credo siano diventate una consapevolezza e una volontà di questa maggioranza, di questo Governo, ossia combattere realmente la criminalità e rendere il nostro Paese sicuro, ormai questa è diventata una priorità ed è una responsabilità dalla quale noi non vogliamo esimerci e lei, signor sottosegretario, l’ha confermato nella sua risposta. Abbiamo un Governo e, soprattutto, una Premier che hanno deciso di metterci la faccia e ce la stiamo mettendo tutti insieme a loro, perché è importante riportare la presenza dello Stato, una presenza seria, autorevole e costante, ovviamente ovunque, ma soprattutto in queste zone del Paese, in questi territori che, a volte, sono stati dimenticati dalla politica, territori che non sono stati percepiti e non sono stati presenti nel dibattito politico degli ultimi anni. Quindi, come gruppo Noi Moderati, ringraziamo il Governo, lo ringraziamo per quanto è stato fatto e per quanto sta facendo, con grande coraggio e con grande senso di responsabilità. Lo Stato si sta riappropriando – e si deve riappropriare – di quei territori, di quelle tante, purtroppo -dico io – Caivano, di quei tanti Aranceto, di quei tanti viale Isonzo; se fosse il problema solo di un comune sarebbe stato tutto molto più semplice. Quindi, credo che noi dobbiamo continuare su questa linea, perché – conclude Bicchielli – in Italia non possono esistere zone franche per la criminalità». (redazione@corrierecal.it)
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