Ultimo aggiornamento alle 21:15
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

l’intervento

Ritorno al passato. I “dumb phone” per disintossicarsi dalla tecnologia

In un mondo sempre più connesso, in cui ogni passo della nostra vita quotidiana è monitorato o affrontato con l’ausilio di strumenti tecnologici, sembra ci sia chi sceglie di andare contro corrent…

Pubblicato il: 25/09/2023 – 12:45
di Domenico Lo Duca
Ritorno al passato. I “dumb phone” per disintossicarsi dalla tecnologia

In un mondo sempre più connesso, in cui ogni passo della nostra vita quotidiana è monitorato o affrontato con l’ausilio di strumenti tecnologici, sembra ci sia chi sceglie di andare contro corrente ed entrare in una sorta di “rehab da tecnologia” per cercare di riappropriarsi della propria vita.
Sorprende che a fare questo passo siano soprattutto gli appartenenti alla Generazione Z (i nati tra la fine degli anni novanta e il 2010/11) cioè coloro sono nati in pieno boom tecnologico e che, a differenza dei millennials (o generazione Y nati tra il 1981 e il 1995) non conoscono com’era il mondo senza tecnologia (o meglio senza gli strumenti che possediamo adesso).
Ecco che in questo contesto, i dispositivi mobili semplici e spogli (chi non ricorda il caro vecchio Nokia 3310) che avremmo potuto usare un decennio o due fa ritornano in auge tra le nuove generazioni: gli adolescenti infatti cercano di riconquistare l’indipendenza dalla tecnologia.
Questi dispositivi oggi sono noti con il termine di “dumbphone” (telefoni stupidi) o anche di “feature phone” e per generazioni hanno rappresentato, insieme al PC, l’unico elemento di connessione con il mondo. Dai più sono considerati come strumenti da nonni o genitori poco al passo con la tecnologia, ma una ricerca statunitense pubblicata nel mese di agosto da Counterpoint Research ha cambiato letteralmente le carte in tavola.
Stando all’analisi contenuta nel report “Millennials Advocate Digital Detox” (I Millennial sostengono la disintossicazione digitale), infatti, negli Usa il mercato dei “dumbphone” raggiungerà i 2,8 milioni di unità vendute nel 2023, pari a circa il 3% dell’intero settore mobile.
Se a questi numeri si aggiunge che il segmento degli smartphone perderà nel corso del 2023 un complessivo 6%, l’indicazione che una parte dei consumatori stia decidendo di optare per l’acquisto di dispositivi meno intelligenti ma forse più funzionali è più di indizio isolato. Tuttavia, se da un lato la Gen Z e i Millennial usano puntano ai “feature phone” per provare a disintossicarsi dall’onnipresenza di social e internet, è paradossale come questa tendenza sia diventata sia esplosa proprio sui social, in particolare su TikTok, da dove è stato lanciato l’hashtag #bringbackfliphones.
E qui sorge spontanea la domanda. È solo una moda, un po’ di nostalgia vintage per le fattezze di modelli che sembrano anni luce lontani dagli iPhone, oppure una vera tendenza che cambierà il mercato?
La risposta non è semplice. Gli aspetti da tenere in considerazione sono svariati da quelli prettamente sociali a quelli economici delle aziende produttrici.
I vantaggi di un Dumb phone
Dotarsi di un telefono di questo tipo potrebbe sembrare un passo indietro. Eppure ci sono indubbi benefici sul nostro benessere fisico e mentale, sulla produttività e sulle relazioni sociali. Ecco quali:

  • possibilità di concentrarsi sulle interazioni reali e riduzione del confronto costante con gli altri nel mondo virtuale, che spesso può diventare causa di depressione e stati d’ansia;
  • aumento della produttività evitando le continue distrazioni dei social, dello shopping online, dei continui messaggi che riceviamo sulle app di messaggistica, etc;
  • risparmio di tempo e di denaro, perché un Dumb phone non richiede manutenzione e dura molto di più, batteria compresa, rispetto agli smartphone dalle prestazioni avanzate;
  • aumento della concentrazione e della creatività, più tempo per attività come la lettura, i propri hobby, senza lo stress delle condivisioni e dei “like”.
    Ma attenzione, pur essendo meno tecnologici, la maggior parte dei “dumbphone” possono essere integrati con le versioni basic dei principali social. Alcune persone ne hanno bisogno, dicono alcuni produttori.
    Nonostante questa nuova tendenza, si può affermare con assoluta certezza che gli smartphone non scompariranno dai nostri mercati anzi, semplicemente vanno a intercettare segmenti di mercato diversi. Il dumb phone è l’utopia definitiva dei nostri giorni. Il telefono “stupido” per la Gen Z è il sogno di un mondo che non ha mai vissuto. Perché il passato, come il futuro, è sempre ottimisticamente migliore del presente. Soprattutto di un presente in cui le comunicazioni sono spezzate, l’equilibrio tra digitale e reale suona difficile, le dating app non ti portano da nessuna parte e nel weekend ti ritrovi con le infinite chart di lavoro whatsapp invase dalle foto delle pizze dei colleghi che vogliono condividere il loro entusiasmo per la panificazione, mentre tu vorresti solo rimettere una barriera tra la vita privata e quella lavorativa.
Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x