COSENZA Le associazioni e i movimenti politico-culturali di Rende, sottoscrittori del presente documento, si sono incontrate per discutere e confrontarsi sull’attuale proposta di legge inerente la nascita della Città Unica. Durante il dibattito si è ravvisata la necessità di organizzare una assemblea pubblica, da tenersi entro la metà di ottobre, con la finalità di rendere consapevoli e protagonisti i cittadini su un tema che, inevitabilmente, andrebbe a stravolgere la vita delle comunità di Rende, Cosenza e Castrolibero.
A tal proposito, ci corre l’obbligo di premettere che la nostra non è, nel modo più assoluto, né una posizione campanilistica né, tantomeno, pregiudiziale. Nell’incontro sono emerse le criticità della proposta di legge regionale sulla fusione dei tre municipi. In particolare, è emersa la impraticabilità, allo stato, della fusione a freddo dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. Innanzitutto, per ragioni finanziarie, essendo il Comune di Cosenza in dissesto per centinaia di milioni di euro; inoltre, non è stato predisposto uno studio di fattibilità né prevista la sperimentazione, per almeno un triennio, dell’Unione dei Comuni, da istituire anche con la partecipazione del Comune di Montalto Uffugo. La verifica dello studio di fattibilità e l’Istituzione dell’Unione dei Comuni dovranno essere, poi, deliberati dal prossimo consiglio comunale di Rende, democraticamente eletto, poiché è impensabile che la fase costituente della Città Unica venga licenziata da una gestione commissariale. Le associazioni firmatarie ritengono che, se la sperimentazione sarà positiva, il progetto di Città Unica dovrà essere sottoposto a referendum deliberativo, da approvare a maggioranza dei voti espressi in ogni singolo comune. Il referendum sarà valido se parteciperà al voto il 50%+1 degli aventi diritto. Risulta del tutto assente il coinvolgimento delle comunità interessate a tuti i livelli, compreso quello istituzionale. Su questo inquietante vulnus democratico si è registrata la convergenza di tutti gli intervenuti. Occorre, quindi, trovare il modo di restituire la dignità e il diritto di scelta ad ogni singola comunità interessata, che consapevolmente saprà decidere per il meglio.
Si è pensato, così, che l’assemblea popolare dovrà discutere ed approvare, su queste basi, un documento relativo a tutte le questioni inerenti la Città Unica e dovrà individuare un organismo rappresentativo a cui sarà affidato il compito di illustrare le ragioni della Comunità Rendese nel confronto con gli altri Comuni interessati, con la Regione Calabria, con l’Università della Calabria, con i rappresentanti istituzionali e con le forze politiche e sociali. Allo stesso tempo, i firmatari rivolgono un accorato appello a quanti, in forma singola o associata, vorranno portare il proprio contributo di idee e di proposte nelle prossime iniziative che si metteranno in campo sulla Città Unica.
Abbiamo già detto che la nostra non è una scelta campanilista. Non è neanche egoista. Anzi è altruista, perché va anche nella direzione di tutelare il futuro dei cittadini di Cosenza, di Castrolibero e dell’intera area urbana. Tale proposta, infatti, per come è stata concepita, sarebbe una follia che, certamente, arrecherebbe seri danni alle comunità interessate.
RendeSì
Rende l’Idea
Missione Rende
La Primavera di Rende
Rende per Rende
InnovaRende
AttivaRende
Federazione Riformista di Rende
Laboratorio politico “Carlo Rosselli”
Rende Cambia Rende
Partito Socialista di Rende
IdM Rende
Movimento Civico Rende
Aria Nuova – Rende Centro storico
Associazione La Fenice – Centro Storico
Rappresentanza cittadina di Santo Stefano
Ex amministratori Comunali: Giuseppe Infusino, Pietro Paolo Ruffolo
Commissario cittadino di Forza Italia Rende: Eugenio Aceto
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