REGGIO CALABRIA La quinta Commissione non si occuperà più di riforme ma di istruzione, attività culturali e formative, sport e politiche giovanili, nel contempo le riforme “torneranno” nella competenza della prima Commissione. Come anticipato nei giorni scorsi dal Corriere della Calabria, così a breve cambierà l’assetto delle Commissioni del Consiglio regionale. Con l’accordo di tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione a Palazzo Campanella infatti è stata ufficialmente depositata la proposta di modifica del regolamento consiliare interno che punta a «una migliore armonizzazione delle competenze» degli organismi nei quali si dipana l’attività istituzionale del Consiglio regionale: il testo – consultabile alla fine di questo articolo – reca la firma di tutti i capigruppo del Consiglio regionale, da quelli della maggioranza di centrodestra (Comito per Forza Italia, Neri per Fratelli d’Italia, Gelardi per la Lega, Crinò per Forza Azzurri, Graziano e De Nisi oggi in Azione), a quelli delle opposizioni di centrosinistra (Bevacqua per il Pd, Tavernise per il Movimento 5 Stelle, Laghi per DeMa e Lo Schiavo per il Misto componente Liberamente Progressisti). La modifica, in sintesi, nasce da una riconsiderazione del ruolo della quinta Commissione, una Commissione che fin dalla sua istituzione tre legislature fa ha dimostrato una scarsa incisività a causa della vaghezza delle sue competenze, di fatto già nel novero della prima Commissione, una scarsa incisività che si è manifestata tuttavia soprattutto in quest’ultimo anno (nel 2023 infatti la “Quinta” non si è mai riunita, lo farà per la prima volta solo giovedì). La scelta dei capigruppo è stata dunque quella di riportare il tema delle riforme nella competenza della “Prima” attribuendo alla Quinta alcune materie finora seguite da altre commissioni, segnatamente la “Terza” e la “Sesta”: nel dettaglio la “Terza” cede istruzione, attività culturali e formative, la “Sesta” cede sport e politiche giovanili. In questo modo – si legge nella relazione illustrativa al testo, assegnato peraltro alla stessa quinta Commissione per l’esame nel merito – «viene dotata la massima assise calabrese di una Commissione consiliare che tratti esclusivamente le problematiche di questi settori vitali dell’economia regionale, rendendo più semplice lo sviluppo di nuove politiche che possano essere maggiormente incisive, al fine di rafforzare il ruolo della Calabria nel contesto istituzionale di riferimento». La modifica del regolamento consiliare non comporterà alcun onere sul bilancio regionale. (a. cant.)
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