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Dimensionamento scolastico, dalla Provincia la replica al sindaco Voce. Il caso Isola Capo Rizzuto

La sindaca Vittemberga spiega perché alle scuole superiori del suo Comune è stata riconosciuta l’autonomia amministrativa

Pubblicato il: 27/09/2023 – 20:55
Dimensionamento scolastico, dalla Provincia la replica al sindaco Voce. Il caso Isola Capo Rizzuto

CROTONE Si infiamma la polemica sull’ipotesi di dimensionamento scolastico. L’amministrazione provinciale replica alle dichiarazioni del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, raccolte dal Corriere della Calabria e il sindaco di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittemberga, spiega perché alle scuole superiori del suo Comune è stata riconosciuta l’autonomia amministrativa. La replica della Provincia firmata da Sergio Ferrari (presidente), Giuseppe Fiorino (vice presidente), Fabio Manica (consigliere  capo gruppo Forza Italia), Teresa Ferrazzo (consigliera), Raffaele Gareri (consigliere), Umberto Lorecchio (consigliere), Vincenzo Lagani (consigliere), Fernando Militerno (consigliere  capo gruppo I.D.E.A. comune), Cataldo Maltese (consigliere  capo gruppo Fratelli d’Italia).

La replica della Provincia

Quanto dice il sindaco Voce “non meriterebbe alcun commento ed alcuna considerazione. Non fosse per la terminologia da trivio, con la quale definisce il lavoro degli organi della Provincia rispetto alla tematica del cosiddetto dimensionamento scolastico. Il sindaco Voce, nel virgolettato che l’autore dell’articolo gli attribuisce (tutte le dichiarazioni virgolettate sono state registrate, ndr), compie un notevole salto di qualità, se così vogliamo definirlo, incitando come un novello Robespierre, addirittura gli studenti “ad alzare barricate”. Riteniamo tutto ciò, francamente inconcepibile e se possibile, financo offensivo del ruolo istituzionale che si ricopre. Esercitare il diritto di critica è costituzionalmente garantito a chiunque, non certo il dileggio, l’insulto o l’esacerbazione di animi, su qualcosa che evidentemente, il sindaco del capoluogo disconosce. Personalmente ho il diritto, io e con me l’intero consiglio provinciale, di tutelare il buon nome ed il lavoro che quotidianamente si svolge all’interno del palazzo della Provincia. Sparare numeri o libere considerazioni a caso, come fa il sindaco Voce, cercando di strumentalizzare l’oggetto della discussione, è sintomo di assoluta non conoscenza della norma generale, delle linee guida al fondo delle scelte, che ogni singola realtà provinciale non solo calabrese è tenuta a fare in questi giorni. Vorrei ricordare inoltre, che sul tema del dimensionamento, abbiamo avuto su mia iniziativa, un incontro in Provincia il 6 giugno scorso, al quale il sindaco Voce non si è presentato, delegando l’assessore al ramo. Il sindaco Voce, come troppo spesso gli accade, tende a minimizzare o peggio sottovalutare l’uso delle parole, il suo essere e manifestarsi spesso come un “populista” alla perenne ricerca di consenso, come se fosse una campagna elettorale perpetua. Sovente, ma in questo è spesso in ottima compagnia, tende a contrapporre, in questo fazzoletto di terra, la città capoluogo con il resto del territorio. Come i fatti e gli atti, possono dimostrare, questo Ente, che ho l’onore e l’onere di guidare da circa due anni, non ha solo ripreso slancio e rinnovata vitalità, ma si è sempre posto, come la “casa” di tutti i comuni, rispetto alle esigenze ed alle legittime aspettative di tutti territori. La Provincia di Crotone, non è e non potrà mai essere la succursale esclusiva di alcun comune e come coloro che hanno letto la bozza di proposta in esame, perché di bozza ancora trattasi, possono verificare, si evince come il piano in esame e la riorganizzazione coinvolga il territorio provinciale nella sua interezza. Volendo in conclusione, tornare seriamente al tema in discussione, la Provincia di Crotone, resta in fiduciosa attesa di ricevere, così come prescritto dalla norma, le proposte di deliberazione dei comuni, cosi come i pareri dei dirigenti scolastici e le osservazioni dei sindacati, sulla Bozza trasmessa nei giorni scorsi. Osservazioni e pareri, che seppur non vincolanti, siamo certi, se adeguatamente motivati sapranno o potranno migliorare, il lavoro sin qui svolto.

Il documento del sindaco di Isola Capo Rizzuto

Considerando il polverone che si sta alzando in questi giorni sul dimensionamento scolastico, ci sentiamo in dovere di intervenire e rispondere a qualche accusa offensiva e strumentale, apparsa anche sulla stampa.  Intanto partiamo dal presupposto che Isola di Capo Rizzuto è una cittadina di 18 mila abitanti e quello che ci sembra strano è che nessuno si sia mai interrogato su un dato più unico che raro e cioè sul perché non abbia mai avuto un’autonomia scolastica.  Perché l’anomalia è proprio quella di non averla, e di questo bisognerebbe stupirsi e non del contrario. Il lavoro portato avanti dal presidente Ferrari in questi ultimi tempi non è di favoritismo nei confronti di nessuno. Ma è il lavoro di un politico che guarda con lungimiranza al futuro del territorio provinciale nel suo insieme, in linea con le direttive nazionali e con la Regione.  Basterebbe prendere i criteri che sono cristallizzati nelle linee guida della regione Calabria per capire che Isola entra in questa discussione da protagonista e non chiedendo la cortesia all’amico di turno. Siamo tra i pochi comuni in Calabria con una crescita demografica in controtendenza rispetto all’intera regione, triplicata negli ultimi cinquant’anni, a differenza della media regionale che conta una diminuzione del 10%, oltre a vantare una popolazione che è tra le più giovani dell’intera regione, dato fondamentale se si parla di scuola. Ad oggi il nostro territorio conta circa 2200 studenti tra scuole materne, elementari, medie ed Istituto Alberghiero (contando solo i residenti nel nostro comune); a questi si aggiungono i circa 1000 che tutti i giorni raggiungono Crotone per le scuole secondarie di secondo grado: un numero importante che incide sicuramente sul mantenimento delle autonomie del capoluogo. Le nostre richieste non vogliono togliere niente a nessuno, stiamo solo cercando di tutelare gli interessi di un territorio troppo spesso lasciato ai margini.  Avere l’autonomia, e dunque scuole superiori sul territorio, significherebbe soprattutto andare incontro alle richieste di tante famiglie, consentendogli un notevole risparmio, senza considerare che le scuole superiori sul territorio incrementerebbero il numero di iscritti e di conseguenza una crescita culturale che contrasta il degrado sociale.  E’ egoistico pretendere tutto a scapito degli altri. Se vogliamo far crescere la nostra provincia non possiamo guardare solo il nostro orticello, ma a tutti i territori dobbiamo dare pari dignità e le stesse opportunità. La discussione sull’autonomia scolastica è una battaglia che combatteremo fino alla fine per la crescita del nostro territorio, per avere quello che per troppi anni ci è stato tolto.

Al di là delle legittime posizioni politiche che vengono sollevate dall’amministrazione provinciale, in prima persona dal presidente Ferrari, e dal sindaco di Isola Capo Rizzuto c’è da rilevare che alcune delle proposte presenti nel documento che dispone il dimensionamento fanno pensare, magari non sarà vero e si tratta solo di una coincidenza, che qualche Comune potrebbe essere stato favorito. Sicuramente si tratta di coincidenze, ma gli aumenti dell’autonomia scolastica sono stati assegnati a Comuni che hanno dimostrato la loro vicinanza politica al presidente Ferrari. L’altro dato che emerge è lo smembramento dell’Istituto “Pertini”, che rappresenta un riferimento importante per gli studenti di tutta la provincia di Crotone ed è uno degli istituti che è frequentato da una sessantina di studenti diversamente abili. Un faro che si rischia di essere spento. (g.m.)

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