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Stadi di Amantea, Pellegrino: «Chiusi perché privi di agibilità»

Il sindaco spiega il motivo dell’inutilizzo del “Medaglia” e del “Gagliardi”: «Mancano i progetti»

Pubblicato il: 27/09/2023 – 12:31
Stadi di Amantea, Pellegrino: «Chiusi perché privi di agibilità»

AMANTEA «Quando l’insistenza diventa ossessiva e ti tira sistematicamente per la giacchetta è d’uopo abbandonare il silenzio imposto e cominciare a snocciolare le verità. Che a volte sono inconfessabili. Come nel caso degli stadi di Amantea». Così in una nota il sindaco di Amantea, Vincenzo Pellegrino spiega le motivazioni per le quali ancora non si è reso possibile l’utilizzo dei due stadi cittadini.
«Nel mese di giugno – racconta – apprendiamo da persona informata dei fatti che è scaduta l’agibilità sicuramente per il “Medaglia” e probabilmente per il “Gagliardi”. La medesima persona, informata dei fatti e parte in causa, nella duplice veste anche di parte interessata, si offre di dare un aiuto a questa Amministrazione suggerendo un percorso che prevede il rilascio di un certificato di idoneità statica (che potrebbe rilasciare lui stesso ma che per uno sventolato conflitto d’interesse – forse – evita accuratamente di sottoscrivere)». «Vengono convocati alcuni tecnici – prosegue Pellegrino – che, dopo attento esame della situazione, si rifiutano di procedere. Purtroppo il tempo è trascorso. Le prime partite si giocano in campo neutro. E la parte in causa informata dei fatti che fa? Da stura al proprio malessere sui social e sulla stampa locale addossando tutta la colpa all’Amministrazione in carica, rea di tutto a suo dire».
«Ma più di tutto – afferma ancora il sindaco di Amantea – dico io, di essersi fidata di simile istrionico, picaresco personaggio. E l’Amministrazione a sto punto che fa? Affida l’incarico ad ingegnere strutturista il quale, dopo sopralluogo ed esame della documentazione, così relaziona: “Relativamente all’agibilità dei due impianti dobbiamo prendere conoscenza e coscenza dei vari progetti realizzati negli anni. In particolar modo bisogna reperire i progetti delle strutture e verificare se per gli stessi sia stato eseguito il collaudo strutturale. Se esistono tali documenti si può procedere alla verifica del mantenimento dei requisiti mediante una campagna di prove (verifiche dello stato di consistenza dell’opera ed esecuzioni di carico). In mancanza di tali elaborati purtroppo bisogna procedere alla verifica delle strutture mediante una campagna di prove e rilievi con una valutazione progettuale quasi ex novo finalizzata ad accertare l’idoneità delle opere). Non credo che ci siano metodi o procedure diverse… Oltremodo non sono cose che fai in due giorni. Io credo che se non fanno bene una ricognizione di quello che hanno non riusciranno nemmeno a stabilire in che forma dare un eventuale incarico”».
«Colpo di scena – denuncia Pellegrino -: cosa esiste al Comune dei progetti degli stadi? Risposta: zero. Dopo tre giorni di accurate ricerche non siamo riusciti a trovare nessun elaborato tecnico. Ed il certificato di idoneità statica? Il solito “imbrogliuccio” da quattro soldi che però, furbescamente, e perché no intelligentemente, il picaro evita di firmare». «Che lo firmino gli altri – conclude il sindaco di Amantea – perché l’obiettivo è assicurare alla squadra il massimo comfort ed il calore del pubblico, e poco importa che quel pubblico potrebbe essere esposto a rischi gravissimi. Ma tant’è. La responsabilità sarà di tutti tranne che la sua».

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