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Il nuovo ospedale di Cosenza e la dead line dell’Inail

Il 30 settembre era previsto, come da cronoprogramma Inail, l’affidamento per la successiva fase dello studio di fattibilità

Pubblicato il: 28/09/2023 – 10:00
di Fabio Benincasa
Il nuovo ospedale di Cosenza e la dead line dell’Inail

COSENZA «Occhiuto il nuovo ospedale non lo farà mai». La frase è stata pronunciata – poche settimane fa – dal presidente del Consiglio comunale di Cosenza Giuseppe Mazzuca evidentemente preoccupato dopo la decisione del governatore di indicare altri due siti oltre a Vaglio Lise, idonei ad ospitare il nuovo nosocomio della città dei bruzi. I tempi stringono e la realizzazione della struttura da 705 posti letto con una area di funzioni sanitarie di 134mila mq, un parcheggio interrato per 1.000 posti auto pari 25.000 mq per i dipendenti e parcheggi a raso per circa 600 posti per esterni, Pronto Soccorso, Servizio Mortuario e Dialisi, pare una chimera. Il progetto è stato finanziato anche dall’Inail con 349 milioni di euro per la realizzazione del nuovo Hub e 45 milioni destinati alla trasformazione dell’ospedale “Annunziata” in cittadella della Salute.

Rewind

Per meglio comprendere i motivi di questa fase di stallo, occorre compiere un passo indietro che riporta al 21 giugno 2022 quando il Consiglio comunale di Cosenza aveva indicato Vaglio Lise come sito idoneo a far sorgere il nuovo presidio. Una settimana dopo, Roberto Occhiuto intervenuto a Cosenza ad una conferenza stampa dedicata alla realizzazione del nuovo nosocomio si era mostrato titubante con la scelta del Comune di Cosenza, «avrei preferito scelta a Sud della città» aveva tuonato il presidente regionale. All’approvazione del parlamentino bruzio, seguì la notizia della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del presidente del Consiglio dei ministri attraverso il quale il governo nazionale – accogliendo le richieste della Regione Calabria – ha rimodulato gli importi dei fondi Inail stanziati per gli ospedali di Reggio Calabria e di Cosenza. Negli ultimi mesi però qualcosa è cambiato, il governatore ha reso palese e pubblica la volontà di prendere in considerazione altre possibili aree dove far sorgere l’imponente struttura. Ad esempio, l’area limitrofa all’Università della Calabria forte dell’avvio del corso di Laurea in Medicina. Ad oggi, però il vero ostacolo è rappresentato dal tempo. Il cronoprogramma dettato dell’Istituto nazionale di assicurazione sugli infortuni sul lavoro non ammette ritardi. Il 30 settembre è la dead line entro la quale affidare l’incarico per la successiva fase dello studio di fattibilità. Un’azione propedeutica agli altri step annunciati da Mazzuca: la conclusione del Progetto di fattibilità tecnico-economico: 30 giugno 2024; la consegna del progetto definitivo per la verifica da parte dell’operatore economico incaricato da Inail: 31 dicembre 2025; la verifica del progetto con esito positivo (l’iniziativa viene archiviata se i progettisti non rispondono alle richieste di integrazioni nei tempi richiesti dal verificatore): 30 giugno 2026; la consegna del progetto esecutivo per la verifica da parte dell’operatore economico: 31 marzo 2027; la verifica del progetto con esito positivo (l’iniziativa viene archiviata se i progettisti non rispondono alle richieste di integrazioni nei tempi richiesti dal verificatore: 30 settembre 2027.

Il rilancio del Pd

Il Pd cosentino non molla, la maggioranza in Consiglio comunale idem. «In Calabria la sanità è allo sfascio; è completamente allo sfascio. Da più mesi, qui a Cosenza, il Partito Democratico è in trincea per denunciare con forza la fallimentare gestione commissariale, ormai prossima alla bancarotta», si legge in una nota diffusa dai dem bruzi guidati in questa battaglia proprio da Giuseppe Mazzuca. «La spesa è, scelleratamente, fuori controllo; la qualità delle prestazione definirla scadente sarebbe solo un grazioso eufemismo; la migrazione passiva ha assunto dimensioni elefantiache: il più grande ospedale calabrese è fuori regione; la gestione dei servizi è affidata alla più dissoluta anarchia. Drammaticamente in Calabria il diritto alla salute è assolutamente inesigibile. E, attenzione, ogni nostra denuncia è suffragata da carte e da documenti. E, allora, è arrivato il momento di dire basta. Occorre mettere il Commissario ad acta davanti alle sue gravissime responsabilità e per fare questo è necessario passare dalla denuncia alla proposta. E la Federazione Provinciale del Partito Democratico di Cosenza assai responsabilmente è pronta a formulare proposte serie e costruttive, che saranno appunto illustrate nel corso della conferenza stampa indetta per venerdì prossimo».

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