CATANZARO «Lo sviluppo economico della Calabria può avvenire solo attraverso una serie di interventi di carattere straordinario. Da troppi anni stiamo assistendo ad un continuo spopolamento e impoverimento dei nostri territori, soprattutto per quel che riguarda i piccoli centri e le zone rurali e montane». Lo comunica Ernesto Francesco Alecci, consigliere regionale e segretario questore a Palazzo Campanella che aggiunge: «insieme alle tante proposte fatte in questi 2 anni, seppur dai banchi dell’opposizione, ho presentato in questi giorni al Consiglio regionale una proposta di legge che prevede delle notevoli agevolazioni fiscali per i pensionati esteri che vorranno trasferirsi nel Sud Italia». «Ho illustrato i particolari e gli obiettivi di questa nuova iniziativa legislativa – afferma – in un incontro dal titolo evocativo “Benvenuti al Sud”, cui hanno partecipato numerosi sindaci e amministratori locali. La proposta di legge intende modificare il Decreto del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 1986, n. 917 prevedendo agevolazioni sia per i pensionati esteri che per italiani con pensione estera e, anche, i residenti all’estero da almeno 5 anni con pensione di fonte Italiana».
«Per quanto riguarda le agevolazioni – prosegue – è prevista un’imposta forfettaria del 7% per chi trasferisce la residenza in un comune del sud Italia, e quindi anche in Calabria, con popolazione superiore a 20.000 abitanti e un’esenzione totale per i primi 10 anni per chi trasferisce la propria residenza in un comune con popolazione inferiore ai 20.000 abitanti. Dall’undicesimo anno l’aliquota sarà anche per essi del 7%. Si tratta di interventi certamente rilevanti che hanno l’obiettivo di rendere il Mezzogiorno d’Italia ancora più attrattivo rispetto agli altri Paesi Europei come il Portogallo, Albania, Cipro etc., che da anni hanno avviato la politica dell’applicazione di condizioni fiscali di favore».
«Per una Calabria e un Meridione che si stanno inesorabilmente spopolando – sottolinea Alecci – occorrono, come detto, misure di carattere innovativo e straordinario. La proposta di legge vuole essere anche una “provocazione” o una “sfida”, nel senso più positivo dei termini, al Governo a fare di più per queste regioni che giorno dopo giorno perdono abitanti e speranza. Qualora accolta dal Parlamento, questa legge potrebbe rappresentare una concreta possibilità per contribuire al rilancio della Calabria e del Mezzogiorno d’Italia. Il trasferimento dei pensionati esteri e il ritorno di quelli italiani porterebbe nuove economie nei nostri paesi e nelle nostre città, favorendo il ripopolamento e la nascita di nuove opportunità di occupazione per tanti giovani».
«È comunque, chiaro che – conclude – accanto a ciò si rendono necessari tutti quegli investimenti in Sanità, Trasporti, Infrastrutture, spesso rimasti lettera morta, che dovrebbero portare la nostra regione nel medio periodo ad aumentare il livello dei servizi e delle prestazioni nei confronti dei cittadini. Altrimenti anche interventi di questo tipo potrebbero risultare del tutto inutili».
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