CATANZARO Eccessivo ricorso alla novellazione, troppe proroghe, mancato coinvolgimento delle commissioni competenti, relazioni tecniche «non esaustive» e costi aggiuntivi a volte celati nonostante la clausola di invarianza finanziaria, in taluni casi solo affermata ma non dimostrata. Sono alcune delle criticità che la Corte dei Conti della Calabria ha individuato nella legislazione prodotta nel 2022 dal Consiglio regionale: le criticità sono illustrate nell’annuale “relazione sulla tipologia delle coperture finanziarie e sulle tecniche di quantificazione degli oneri adottate nelle leggi approvate dalla Regione nell’anno 2022”, relazione deliberata dai giudici contabili calabresi nelle scorse settimane.
Secondo la Corte dei Conti «una prima analisi, in termini generali ed estesa alla ricognizione del complesso normativo regionale dell’anno 2022, conferma il frequente ricorso alla novellazione, in quanto ben 36 leggi regionali approvate, su un totale di 55 (65%) modificano leggi precedenti o operano proroga dei termini legislativi e/o vengono modificate successivamente nel corso dello stesso anno 2022»: i giudici contabili qui ricordano «la portata negativa, in termini di organicità e chiarezza, di tale tecnica di formulazione legislativa». Per la Corte dei Conti inoltre un «possibile effetto della proroga, specie se ripetuta nel tempo», è quello della «stabilizzazione di misure a dispetto del loro carattere transitorio e talvolta derogatorio rispetto alla disciplina generale su cui vanno ad innestarsi». E ancora – prosegue la relazione – «un’ulteriore ricorrente criticità è la frequente (14 su 55 leggi, il 25%) approvazione in aula delle leggi regionali, prive del necessario parere finanziario della Commissione di merito e della Commissione bilancio. Si sottolinea che le leggi regionali numeri 1, 6, 11, 12, 16, 28, 42, approvate direttamente in aula, recano oneri finanziari» e quest’ultimo aspetto per la Corte dei Conti configura «una lesione delle garanzie procedurali».
Inoltre la relazione evidenzia «l’ampio ricorso» nelle leggi regionali alla clausola di invarianza o di neutralità finanziaria (nel 2022 presente nella maggioranza dei casi – 34 leggi regionali su 55 totali, 61%). «Anche a seguito dell’istruttoria svolta, si ritiene che alcune norme, le cui relazioni tecniche si presentano non esaustive e dettagliate, possano celare oneri aggiuntivi, a dispetto della asserita natura ordinamentale delle disposizioni», afferma la Corte dei Conti, che cita almeno tre leggi tra cui la legge regionale 32/2021, che «non consente una precisa quantificazione dei costi e dunque degli oneri derivanti dalle molteplici, nuove funzioni di Azienda Zero». (a. c.)
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