TORINO «Governo una Regione che ha il primo porto d’Italia, Gioia Tauro, che movimenta 3,5 milioni di container l’anno. Ho sotto gli occhi quanto sta diventando importante il Mediterraneo in termini di logistica soprattutto per l’Europa. Il porto di Gioia Tauro rischia di perdere grande della propria competitività per via di una direttiva della Commissione europea nata per penalizzare chi inquina e che distruggerà il Porto di Gioia Tauro e il settore del transhipment». Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo oggi a Torino al 2° festival delle Regioni e Province autonome d’Italia, lancia un appello per il futuro dello scalo. Futuro in bilico, come ha raccontato nei giorni scorsi il Corriere della Calabria. «Nel nostro scalo – ha aggiunto – la percentuale di queste lavorazioni è del 65%. Succederà che i terminalisti porteranno le merci nei porti del Nord Africa e non nei porti europei, per pagare meno tasse. Anche questo tema – ha concluso – dovrebbe essere più attenzionato dalla comunità nazionale, perché spesso siamo troppo distanti dalle decisioni dell’Europa».
«Il Ponte sullo Stretto – ha detto ancora Occhiuto – è un grande attrattore di investimenti e soprattutto di investimenti infrastrutturali. Molti dovrebbero ricordare – ha aggiunto – quello che succedeva nella mia regione o in altre regioni del Sud, quando tanti anni fa si costruiva l’autostrada del Sole, Salerno-Reggio Calabria. Dicevano che erano matti perché si costruiva un’autostrada e non c’erano le strade. Con il tempo è stata fatta l’autostrada e sono state fatte le strade».
«Sto verificando in questi mesi quanto il Ponte sia un attrattore di altri investimenti, perché – ha concluso -, come diceva bene il ministro Salvini, sono riuscito ad ottenere 3 miliardi in legge di bilancio per la Ss 106, altre risorse riusciremo ad avere per ammodernare quei tratti di autostrada che non sono stati oggetto di interventi finora».
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