REGGIO CALABRIA Nuovo processo per il sindaco (già sospeso) di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. È la decisione del giudice Claudio Treglia nell’ambito del procedimento “Miramare bis” partito da un esposto in Procura presentato dal movimento politico “Reggio Futura” sulla mancata costituzione del Comune di Reggio Calabria come parte civile nel processo “Miramare” che ha visto Falcomatà condannato in primo e secondo grado per abuso d’ufficio. Accolta dunque la tesi dell’accusa rappresentata dal procuratore aggiunto Stefano Musolino secondo cui Falcomatà – nuovamente accusato di abuso d’ufficio – avrebbe impedito la costituzione di parte civile «arrecando a se stesso e ad altri imputati un ingiusto vantaggio patrimoniale». Nonostante sia stato «reiteratamente sollecitato ad assumere determinazioni da personale dipendente e qualificato del Comune», si afferma nel capo d’imputazione, Falcomatà «non ha avviato la procedura per la nomina di un curatore speciale che avrebbe potuto costituirsi parte civile per conto del Comune nel processo Miramare».
Il primo processo si concluderà in Cassazione il prossimo 25 ottobre. In base alla decisione dei giudici si scoprirà se il sindaco sospeso per effetto della legge Severino potrà tornare a svolgere il proprio ruolo, mentre all’orizzonte incombe una nuova tegola. Falcomatà, difeso dagli avvocati Lorenzo Gatto e Marco Panella, dovrà presentarsi in tribunale il prossimo 14 novembre. (m.r.)
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