LAMEZIA TERME Di sicuro, per adesso, ci sono un film “scomparso” e un regista «esterrefatto». Il film è “Gianni Versace – L’imperatore dei sogni” e il regista è Mimmo Calopresti. Proposta alla Festa del cinema di Roma, la pellicola non sarà proiettata ed è al centro di un giallo con polemica raccontato dal Fatto Quotidiano, che dà voce al regista calabrese. Calopresti racconta di aver organizzato un party collegato alla prima del film alla Festa, prevista per il prossimo 29 ottobre. E lì iniziano i problemi. «Organizzo tutto, finalizzo il film, funziona.
A un certo punto, tre giorni prima dell’annuncio del programma, lo vede Santo Versace (fratello di Gianni, ndr), coproduttore con Minerva Pictures al 50%, e “voglio capire i problemi” e tira fuori un sacco di palle. L’indomani decide che alla prima del film alla Festa, prevista per il prossimo 29 ottobre, non ci sarà, e nemmeno al party collegato». Per Calopresti quella sarebbe stata «una serata importante: hotel, musica, e avevo intenzione di chiamare le modelle di Gianni, Carla Bruni e Naomi Campbell. E la Calabria Film Commission ci ha investito dei soldi, 25 mila euro». L’assenza di Santo Versace manda il film nel limbo e «alla conferenza stampa della XVIII Festa tenutasi lo scorso 22 settembre “Gianni Versace – L’imperatore dei sogni” non viene annunciato». Partono lettere di protesta e il regista oggi dice di «avere un problema con tutti» e ipotizza il motivo per il quale Versace si sarebbe tirato indietro: «La mia ipotesi è che voglia fare una fiction su Gianni partendo dal libro che ha scritto di suo pugno, “Fratelli. Una famiglia italiana”. Che poi sono lui e Gianni, perché con Donatella sono litigati a morte. Questo mio film gli toglie il materiale di repertorio».
Santo Versace ha risposto al Fatto Quotidiano con un cortese “no comment”. E anche Calopresti dice che il suo «Caro Mimmo, sono fuori da questa cosa qui» è stato pronunciato «con la consueta gentilezza». Calopresti si dice «allibito, non mi è mai successa una cosa così. Pensare che Santo aveva anticipato tutti i soldi per girare in Calabria, e ora vuole uscire dal film». Lui spera ancora che il film «si possa vedere» e mostra anche la lettera di invito alla Festa. La direttrice della kermesse però conferma al Fatto che «il film non è stato annunciato perché non ci sarà. È nella facoltà di un direttore tornare sui propri passi a fronte di cose che non avvengono. Gli interessati lo sanno, non voglio entrare nello specifico. Calopresti ha ricevuto un’altra lettera che ritirava l’invito». Ma il regista, «esterrefatto», nega. (redazione@corrierecal.it)
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