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Strage di migranti a Cutro, rinviato al 15 novembre il processo agli scafisti

Sono quattro gli accusati di naufragio colposo. Citato in giudizio anche il fondo di garanzia vittime della strada

Pubblicato il: 04/10/2023 – 11:05
Strage di migranti a Cutro, rinviato al 15 novembre il processo agli scafisti

CROTONE È iniziato oggi, ma è stato subito rinviato al 15 novembre prossimo il processo nei confronti delle quattro persone ritenute gli scafisti del Summer Love, il caicco che il 26 febbraio scorso è naufragato a poche centinaia di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro causando la morte di 94 persone. A giudizio ci sono due cittadini turchi: Sami Fuat, di 50 anni e Ufuk Gun di 28 anni, e due pakistani: Khalid Arslan, di 25 anni, e Ishaq Hassnan, di 22 anni. Sono accusati di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Il collegio penale del Tribunale di Crotone, presieduto dal giudice Edoardo D’Ambrosio (a latere i giudici Assunta Palumbo e Giuseppe Collazzo) ha accolto la richiesta avanzata dall’avvocato Barbara Ventura, in rappresentanza dei legali delle parti offese, di citare nel giudizio anche il fondo garanzia vittime della strada come responsabile civile.
Il fondo di garanzia è istituito presso la Consob e ha come scopo quello di coprire i risarcimenti alle vittime anche per incidenti nautici per imbarcazioni che hanno l’obbligo di assicurazione. Dopo aver accolto la richiesta il collegio giudicante ha rinviato l’udienza per permettere di notificare la citazione al fondo di garanzia. La pubblica accusa, rappresentata in aula dal procuratore Giuseppe Capoccia e dal sostituto Pasquale Festa, si è rimessa alla decisione del Tribunale così come hanno fatto i difensori dei quattro imputati. Per il naufragio di Steccato di Cutro, inoltre, è tuttora in fase istruttoria una seconda inchiesta della Procura della Repubblica di Crotone mirata ad accertare le cause del disastro e, in particolare, eventuali ritardi nella macchina dei soccorsi, nella quale risultano indagate sei persone, tra le quali due ufficiali e un sottufficiale della Guardia di finanza in servizio quella notte. (Agi)

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