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Zes unica, Occhiuto: «Può essere uno shock positivo, ma mi preoccupa la governance»

Il governatore in audizione alla Commissione Bilancio della Camera: «In Calabria lo strumento ha funzionato, nel decreto poche garanzie»

Pubblicato il: 04/10/2023 – 12:48
Zes unica, Occhiuto: «Può essere uno shock positivo, ma mi preoccupa la governance»

CATANZARO «Giudico l’estensione della Zes a tutta l’area del Mezzogiorno una cosa estremamente positiva. Il mio personale giudizio è che se mettiamo sul piatto della bilancia le agevolazioni fiscali da un lato e la semplificazione dall’altro la semplificazione vale anche più dei vantaggi fiscali, quindi estendere la Zes è positivo. Ma sono preoccupato della governance del sistema». Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto nel corso di un’audizione nella commissione Bilancio della Camera sul tema del Dl Sud, sulle politiche di coesione e sul rilancio dell’economia nel Mezzogiorno. «È vero, non tutte le Zes – ha proseguito Occhiuto – sono state performanti negli ultimi anni ma nella mia regione la Zes ha svolto un lavoro molto molto positivo, abbiamo dato autorizzazioni in un mese. Se un presidente di Regione è impegnato in un piano di attrazione degli investimenti e parla con una grande impresa nazionale o multinazionale deve poter dire che nella sua regione un investimento si farà in tempi celeri. E allora – ha sostenuto il presidente della Regione Calabria la governance della Zes dev’essere tale da consentire il rilascio di queste autorizzazioni così come è avvenuto dove la Zes ha funzionato meglio. Mi pare che nel decreto queste garanzie non ci siano sebbene si preveda un fase transitoria con i commissari Zes che continuano a svolgere la loro attività».

Il capitolo immigrazione

Tanti i temi affrontati da Occhiuto nell’audizione. Sul fronte dell’immigrazione il governatore calabrese ha auspicato – sollecitando sul punto sia il governo sia il Parlamento – «meritevole attenzione» verso i Comuni calabresi più esposti quotidianamente ai flussi, come Roccella e alcuni centri del Crotonese, e la necessità di «semplificare e velocizzare l’utilizzazione delle risorse per la lotta al dissesto idrogeologico». Quanto ai fondi di coesione Occhiuto ha poi espresso «qualche dubbio sulla possibilità di poter adottare lo stesso schema di lavoro a tutte le Regioni. Prevedere, come mi sembra che il ministero voglia fare, che gli accordi debbano essere tutti quanti stipulati con l’indicazione della progettazione esecutiva dei vari interventi è complicato in alcune Regioni. Per quelle che hanno 200 milioni di Fsc si fa presto a portare progetti che siano a uno stadio di progettazione avanzato. In altre, come la Regione Calabria, con due miliardi o di più, lo schema deve essere diverso anche perché il decreto prevede forme di monitoraggio».

«La Zes unica può essere shock positivo»

Rispondendo alla domanda di un componente della Commissione Bilancio della Camera Occhiuto è ritornato sulla Zes (con un passaggio che peraltro segnala una certa diversità di vedute rispetto alla linea del ministro dell’Interno Piantedosi in tema di immigrazione): «Io credo che la Zes unica – ha sostenuto Occhiuto – può rappresentare davvero uno shock per il Mezzogiorno le cui Regioni possono vivere quello che hanno vissuto le Regioni del Nord anni fa quando si sono avvantaggiate dal fatto di essere prossime al motore dello sviluppo a livello europeo che era il manifatturiero tedesco. Oggi vivo sotto gli occhi in Calabria l’importanza del Mediterraneo, e le Regioni del mezzogiorno, poiché si fa affacciano sul Mediterraneo, possono essere davvero capaci di avvantaggiarsi di questa circostanza. Se vogliamo frenare davvero i flussi di migranti, il mondo migliore per farlo è dare la possibilità a queste persone che scappano dalla fame e dalla guerra – anche io scapperei dalla fame e dalla guerra – di vivere dove la fame o la guerra non c’è e allora bisogna fare investimenti sui paesi che si affacciano sulla sponda sud del mediterraneo, questi paesi avrebbero un tasso di incremento del Pil sensibilmente superiore a molti paesi europei e allora regioni come Calabria, Sicilia e regioni del Mezzogiorno possono avvantaggiarsi di questa circostanza e la Zes può essere la piattaforma logistica per le imprese che vogliono utilizzare le nuove opportunità offerte dal Mediterraneo. Anche qui però – ha concluso Occhiuto non ci deve essere schizofrenia: in Calabria ho il primo porto, Gioia Tauro, beh mi sembra che nell’indifferenza generale degli ultimi governi sia stata fatta approvare una direttiva in Europa che di fatto uccide il porto di Gioia Tauro». (c. a.)

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