LAMEZIA TERME Grande svolta o un’altra occasione sprecata per la sanità calabrese? Nella rubrica settimanale “A chiare lettere”, a cura di Antonio Cantisani, l’approfondimenti de “L’altro Corriere Tv” andato in onda oggi (andato in onda dopo il tg delle 14,20, focus sull’azienda ospedaliera universitaria “Dulbecco” di Catanzaro, l’azienda unica frutto della fusione dell’ospedale Pugliese Ciaccia nel Policlinico universitario Mater Domini, azienda che sembra vivere una fase di precarietà, anche alla luce di recenti novità nel management. Nel caso della nascita della Dulbecco, creata grazie a una ottima legge del presidente del Consiglio regionale Mancuso, la politica regionale – o almeno una parte della politica regionale – per una volta ha mostrato lungimiranza, considerando che la Dulbecco a regime dovrebbe diventare un polo ospedaliero e sanitario da oltre 850 posti letto che non avrebbe eguali nel Mezzogiorno.
«Non a caso però – si rimarca nella rubrica “A chiare lettere” – abbiamo usato il condizionale “dovrebbe”, perché oggi il percorso della fusione sembra registrare una frenata ». Da qui un richiamo alla responsabilità per tutti gli attori competenti, dall’Università al mondo ospedaliero di Catanzaro, dal presidente della Regione Occhiuto, chiamato a dare una governance più stabile al management, al nuovo commissario della “Dulbecco”: il richiamo a evitare che la Dulbecco diventi l’ennesima incompiuta calabrese.
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