CATANZARO I giovani catanzaresi sono scesi in piazza per il Global Strike, lo sciopero globale per il clima. A Catanzaro, in piazza Matteotti, la manifestazione è stata organizzata dal Collettivo studentesco Sagitta e ha portato nel pieno centro del capoluogo circa 400 studenti provenienti dalle scuole superiori e non solo a discutere di clima, industrializzazione e capitalismo. «È diffusa l’idea – spiega Sara del Collettivo – che il tema climatico sia già abbastanza discusso, ma in realtà è come se non si prendesse realmente coscienza dell’importanza che ha».
Eco ansia, fast fashion, dieta sostenibili, sono solo alcuni degli argomenti trattati nel corso del sit in. Nel mirino dei ragazzi di Friday for Future, come sempre, infatti, c’è la sostanziale inazione da parte della comunità internazionale e della maggior parte dei governi nazionali, come quello italiano, contro i cambiamenti climatici. Questa volta, però, Catanzaro . «Prima della manifestazione – concludono gli organizzatori – abbiamo fatto una riunione rendendoci conto di un sentimento di forte ansia che si prova al riguardo della crisi che stiamo vivendo. Non ci sentiamo e vediamo rappresentati in una società che ci nega il futuro, incerto anche a causa della crisi climatica».
Tutti i partecipanti hanno scritto su un quaderno, consegnato ad inizio manifestazione, le proprie proposte per migliorare la città e la scuola da un punto di vista “verde” con la possibilità di intervenire al dibattito. Coerentemente con la missione dello sciopero nazionale, inoltre, i ragazzi hanno distribuito buste e guanti per ripulire al termine della manifestazione gli ambienti con tanto di linee guida da utilizzare. (Ansa)
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