CATANZARO «La certificazione delle competenze è uno dei punti chiave per una crescita e valutazione del bagaglio di competenze professionali ed è un’efficace prospettiva di politica attiva. La Regione Calabria, così per come stabilito dall’art 23 della legge regionale n. 25 del 2023, gestisce il sistema regionale integrato di certificazione delle competenze volto al riconoscimento, a livello nazionale, delle qualificazioni regionali e all’attuazione delle politiche regionali per l’apprendimento. Le qualificazioni sono rilasciate dalla Regione, attraverso Arpal Calabria, nel rispetto dei livelli essenziali di prestazione stabili dalla normativa statale vigente».
È quanto afferma l’assessore al lavoro e formazione professionale, Giovanni Calabrese, nel merito delle linee guida sul “Sistema regionale di certificazione delle competenze. Linee guida per l’individuazione, Validazione e Certificazione’”, adottate dalla Giunta regionale su sua proposta.
«Il Dipartimento lavoro e welfare – prosegue Calabrese -, guidato dal dirigente, Roberto Cosentino, ha elaborato e definito le linee guida nell’ambito delle quali si ritiene, inoltre, importante ed innovativo, adottare in via sperimentale per gli anni 2023-2026 un sistema di individuazione, validazione e certificazione delle competenze trasversali e non cognitive come definite dalla raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea dedicata alle competenze chiave per l’apprendimento permanente. Uno strumento fondamentale, dunque, che mira alla valorizzazione del capitale umano, ponendo al centro le competenze trasversali di natura personale da mettere in relazione alle competenze non cognitive (Ncs) predittive del successo scolastico e professionale e finalizzate all’innalzamento dei livelli di qualificazione e occupabilità delle persone, all’incremento della competitività e produttività delle imprese, delle professioni e all’ammodernamento e al successo dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro. L’adozione di queste linee guida è un passo decisivo verso un pieno riconoscimento a livello europeo del sistema stesso ed è un ulteriore passo avanti nel percorso innovativo che stiamo perseguendo per il Piano del lavoro regionale su cui stiamo, quotidianamente, operando per rendere efficace il processo sul rafforzamento delle politiche attive del lavoro», conclude l’assessore Calabrese.
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