REGGIO CALABRIA Un’interrogazione a risposta scritta è stata presentata dai consiglieri regionali Raffaele Mammoliti (Partito democratico) e Antonio Lo Schiavo (Gruppo misto – Liberamente progressisti) al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, anche nella sua qualità di commissario ad acta della sanità, in cui sottolineano «i gravi disagi che patiscono gli utenti della Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia a causa delle carenze che registra il servizio». «Essendo frequentate, il più delle volte, da persone fragili e sofferenti e con problemi di salute particolari – aggiungono i due consiglieri – le farmacie territoriali dovrebbero essere luoghi ospitali ed accoglienti ed essere strutturate in modo tale da erogare il loro servizio con continuità ed efficienza. A Vibo Valentia, invece, la Farmacia territoriale, alla quale fa riferimento la popolazione dell’intera provincia, ha sede all’interno di un locale strutturato come un vero e proprio ‘scantinato’, privo di sale d’attesa per gli utenti, che sono costretti ad attendere il loro turno nel cortile esterno, disponendosi in lunghe file sotto il sole cocente in estate e sotto la pioggia ed il vento in inverno. Lo stesso locale è tenuto in condizioni igienico-sanitarie evidentemente inadeguate. Accade anche che gli utenti, dopo aver sopportato lunghe code e snervanti attese, non ottengano, inspiegabilmente, i medicinali di cui hanno vitale bisogno, oppure ne ottengano un quantitativo inferiore rispetto a quello prescritto nei piani terapeutici. La frequente mancata o insufficiente fornitura di medicinali da parte della Farmacia territoriale dell’Asp di Vibo Valentia è ormai un fatto risaputo. C’è stato il caso sconcertante di una persona alla quale la Farmacia territoriale non ha fornito un medicinale salvavita necessario a scongiurare il rischio, reale, di morte del figlio, affetto da una grave forma di allergia alimentare, perché non ne possedeva neppure una scatola». «Le gravissime criticità strutturali, igienico-sanitarie, organizzative e gestionali che si riscontrano nella Farmacia territoriale – dicono ancora Mammoliti e Lo Schiavo – e che si traducono, inevitabilmente, nel malfunzionamento della medesima, sono emblematiche di una sanità che, nella provincia vibonese, è ormai letteralmente implosa. E chi la governa non sembra, ad oggi, volerla riportare in un quadro di efficienza e civiltà». I due consiglieri chiedono al presidente-commissario Occhiuto «quali utili ed urgenti iniziative intende adottare, nell’immediatezza, al fine di eliminare le gravissime criticità esistenti. E di verificare anche la sufficienza del personale sanitario ed amministrativo in servizio nella Farmacia territoriale».
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