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Raid su Israele e Gaza, centinaia di morti e dispersi

Tel Aviv dichiara lo stato di guerra. Carri armati verso la Striscia. Massacro al rave nel deserto

Pubblicato il: 08/10/2023 – 17:52
Raid su Israele e Gaza, centinaia di morti e dispersi

Il nuovo bilancio dei morti in Israele dopo l’attacco da Gaza è salito a 700. 2.500 i feriti, almeno 300 gravi. 750 i dispersi, forse ostaggi nei territori.
Sul fronte palestinese il numero dei morti causati dai raid israeliani sulla Striscia è salito a 400. Circa 500 gli attacchi dell’Esercito di Israele su Gaza, sarebbero stati uccisi 400 miliziani. Liberati due kibbutz. 
Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha lanciato un appello a Israele e Hamas a “sostenere la pace” e ad astenersi dal colpire civili. “Non c’è niente di buono nell’attaccare i civili”, ha detto Erdogan, aggiungendo: “Siamo pronti a fare di tutto per ridurre le tensioni. Invitiamo tutti gli attori a sostenere la pace”.
Israele non sta “conducendo alcun negoziato con Hamas tramite l’Egitto”. Lo riporta il sito di Times of Israel riferendosi alle notizie circolate in questo senso. Altre fonti ufficiali hanno detto al sito che “per ora stiamo combattendo i terroristi che sono sul suolo israeliano. Non siamo coinvolti fino ad ora in alcuna conversazione, in alcun negoziato sugli ostaggi”. Il governo ha ufficialmente confermato in almeno 100 il numero degli ostaggi a Gaza, anche se alcuni media parlano di 170.
Il ministro della Difesa Yoav Gallant, parlando con la radio militare al termine di una riunione di sicurezza, ha detto che occorre prepararsi all’evacuazione di comunità nel nord di Israele. L’ufficio del premier Benyamin Netanyahu fa sapere che il gabinetto di sicurezza del governo israeliano ha votato la messa in stato di guerra del Paese e che si possono intraprendere “attività militari significative”.  Il passaggio del Gabinetto di sicurezza è necessario in base alle leggi israeliane secondo cui non si può andare in guerra senza una decisione del governo.
Una lunga fila di tank israeliani diretti verso sud, al confine con Gaza, è stata ripresa in un video che sta rimbalzando in queste ore sui social, anche sui profili di diversi media. “L’inizio dell’invasione di terra è solo questione di tempo”, è il commento più frequente. Non vi sono ovviamente conferme da parte dell’esercito israeliano. In Israele sarebbero ancora presenti “due cellule dormienti” di Hamas pronte ad entrare in azione se i militari israeliani entreranno nella striscia di Gaza per un’operazione di terra. È quanto si legge in un report di fonti qualificate dal quale emerge anche che l’invasione di alcune zone della Striscia da parte di Tel Aviv è uno scenario che viene dato per scontato. Quanto in profondità andrà invece l’operazione, sottolineano ancora le fonti, dipenderà dall’entità delle perdite provocate dall’attacco di Hamas.
Colloquio telefonico tra Benyamin Netanyahu e Volodymyr Zelensky. Il leader ucraino ha espresso “solidarietà” al premier israeliano dopo gli attacchi di Hamas.
Fonti locali nella Striscia sostengono che sono tre le fazioni armate palestinesi di Gaza che tengono in ostaggio civili israeliani, sia morti sia vivi. Le fazioni sono Hamas, Jihad islamica e Brigate dei Martiri di Al Aqsa. Ognuna di queste – ma soprattutto Hamas – ha in ostaggio civili o militari israeliani tenuti nei tunnel o in case sicure. Fonti israeliane hanno stimato in circa 100 i prigionieri a Gaza.
I nostri combattenti stanno ancora attaccando obiettivi nei nostri Territori occupati, siamo riusciti a sostituire i combattenti sul campo di battaglia con nuovi combattenti e siamo riusciti a fornire rifornimenti a coloro che stanno ancora combattendo”. Lo ha detto, citato da fonti locali, il portavoce delle Brigate al Qassam, ala militare di Hamas, Abu Obaida. “Chiediamo a tutto il nostro popolo – ha aggiunto – di prendere parte a questa importante battaglia”.
L’esercito israeliano ha tirato colpi di avvertimento verso “un gruppo di sospetti presenti nell’area” colpita in precedenza su Har Dov nei pressi del confine con il Libano. Lo ha detto il portavoce militare israeliano. I media iraniani, intanto, riferiscono che il presidente Raisi ha parlato con i leader di Hamas e della Jihad islamica.
Dato il prolungarsi della situazione in Israele e al fine di preservare la sicurezza di passeggeri ed equipaggi, tutti i voli Ita Airways da e per Tel Aviv sono stati cancellati fino a martedì mattina. E’ quanto rende noto la compagnia di bandiera. Per questo, Ita Airways invita i passeggeri a verificare lo stato del volo sul sito e App prima di recarsi in aeroporto.

Massacro al rave nel deserto di Israele

“Si temono centinaia tra morti e dispersi, forse presi in ostaggio, tra i giovani che partecipavano al Nova Music Festival”: lo scrive l’Independent. Diversi video mostrano l’attacco dei miliziani di Hamas alle prime luci dell’alba, gli spari e la fuga nel mezzo del deserto. Il festival di musica elettronica celebrava la Natura per la festa ebraica del Sukkot nei pressi del kibbutz di Reim, a ridosso del confine con la Striscia. Alcuni dei ragazzi dati per dispersi sono stati riconosciuti dai familiari nei video rilanciati da Gaza per mostrare gli ostaggi israeliani. “Ho visto almeno 200 cadaveri sul posto”: lo riferisce un medico di emergenza israeliano, Yaniv, citato dalla Bbc. “E’ stato un massacro, non ho mai visto nulla di simile in vita mia. Un agguato, le squadre di terroristi li aspettavano davanti alle uscite di emergenza”, racconta ancora.

Israele all’Onu: “E’ il momento di cancellare Hamas”

“E’ il momento per cancellare completamente le infrastrutture terroristiche di Hamas”. Lo ha detto l’ambasciatore israeliano all’Onu Gilad Erdan prima della riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza Onu. “I soldi dati a Gaza vengono usati non per mangiare o per costruire scuole, ma solo per i terrorismo – ha aggiunto – Gli incentivi economici non possono cambiare un’ideologia genocida. Non avrebbe funzionato con l’Isis e con Al Qaida, non funziona con Hamas”.


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