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Tensioni in Medio Oriente

Escalation in Israele, balzo in avanti del costo di energia e carburanti

Il gas va oltre i 40 euro a megawattora. Il prezzo del greggio sale del 5%

Pubblicato il: 09/10/2023 – 11:33
Escalation in Israele, balzo in avanti del costo di energia e carburanti

ROMA Il prezzo del gas balza oltre 40 euro in avvio di contrattazioni, con le paure per una escalation della guerra in Israele.
Ad Amsterdam le quotazioni salgono dell’8,3% a 41,40 euro al megawattora. Corre anche il prezzo del petrolio, con i timori della guerra tra Israele e Hamas che hanno già provocato un balzo del 5% del greggio. .

I timori dei consumatori

 Il conflitto è scoppiato in Israele di avere ripercussioni dirette rischiando per le tasche degli italiani. Lo afferma Assoutenti, che diffonde una simulazione circa i possibili effetti della guerra sul fronte delle forniture energetiche. Il prezzo del gas è balzato stamattina a 41,40 euro al megawattora con un aumento dell’8,3% legato alle paure dei mercati per una escalation della guerra in Israele, spiega Assoutenti. L’associazione stima che con un incremento medio delle tariffe del +15% sia per la luce che per il gas , la bolletta dell’energia elettrica salirebbe di 115 euro annui a famiglia rispetto alle tariffe attuali, portando la spesa della luce e quota 879 Euro. La bolletta del gas salirebbe invece a 1.526 euro annui a nucleo, con un incremento pari a +199 euro annui; un rincaro complessivo tra luce e gas di +314 euro annui a famiglia con una spesa totale per le forniture energetiche che vorrebbe una quota 2.405 euro all’anno a nucleo. 
«Aumenti che arriverebbero nel momento peggiore, ossia nei mesi invernali quando gli italiani accendono gli impianti di riscaldamento e concentrano l’80% dei consumi annui di gas – commenta il presidente Furio Truzzi -. La nostra speranza è che il governo italiano di concerto con l’Europa sa adottare adeguate misure di contrasto nell’ipotesi di una prossima improvvisa improvvisa fiammata delle quote energetiche».

Borse in fibrillazione

Avvio incerto per i mercati europei, che temono un’escalation. Milano è partita con un calo dello 0,35%.
Le Borse europee aprono in calo dopo l’attacco di Hamas a Israele e con i timori di una escalation del conflitto. In rialzo le materie prime tra cui petrolio e il gas mentre non si arresta la corsa dei beni rifugio tra cui l’oro. Sotto i riflettori anche la riunione della Banca Mondiale e del Fondo monetario in Marocco. Avvio in flessione per Francoforte (-0,57%) e Parigi (-0,27%). Sale Londra (+0,24%).

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