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Mesoraca, nuova intimidazione per il pastore della Chiesa evangelica

A fuoco l’auto di Giovanni Aiello. A dicembre era stata incendiata la casa di montagna. «Non ho paura, ma sono preoccupato»

Pubblicato il: 09/10/2023 – 11:31
Mesoraca, nuova intimidazione per il pastore della Chiesa evangelica

MESORACA È stata incendiata, nella serata di venerdì, l’auto del Pastore della Chiesa Evangelica di Mesoraca, Giovanni Aiello. Aiello era a cena con alcuni amici in un ristorante di Mesoraca, quando ignoti hanno appiccato il fuoco alla sua Nissan Qashqai, parcheggiata nei pressi del locale. L’auto è stata completamente distrutta dalla fiamme insieme ad una Jeep Compass postaggiata accanto.
Il Pastore, secondo quanto riferisce il Crotonese, ha immediatamente sporto denuncia presso la caserma di Mesoraca: «Ero al ristorante con tre amici quando sono entrate delle ragazze che hanno avvisato che nel parcheggio c’erano delle auto in fiamme. Il fuoco – racconta – è stato appiccato prima alla mia auto e mi dispiace che abbia coinvolto anche un’altra vettura. Ai carabinieri ho spiegato che non ho avuto problemi con alcuno, non ho debiti. Ipotizzo che alla base di questo gesto si sia qualche motivazione stupida forse per qualcosa che non avrei fatto. Non ci resta che pregare per queste persone». Aiello, sposato e padre di due figli, è anche Pastore delle chiese evangeliche di Petronà, Foresta di Petilia Policastro, Roccabernarda e di alcune nel Ticino; non nasconde le sue preoccupazioni soprattutto in considerazione del fatto che a dicembre scorso gli era stata incendiata anche la casa di famiglia in montagna: «Ai carabinieri – afferma – ho detto: questa è la seconda intimidazione, cosa altro mi devo aspettare? L’incendio della casa in montagna ha la stessa mano di quello dell’auto. Non ho paura, ma sono preoccupato».
Sono stati immediatamente chiamati i Vigili del fuoco, ed i carabinieri della locale Stazione, che si sono recati sul posto. I militari dell’Arma hanno prontamente avviato le indagini per risalire eventualmente all’autore del grave gesto, esaminando probabilmente le telecamere di videosorveglianza poste nella zona.

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