Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’ex procuratore generale di Messina Vincenzo Barbaro in riferimento agli articoli sulla sentenza emessa a carico di Cateno De Luca lo scorso 10 ottobre dal Tribunale di Reggio Calabria:
Come da dispositivo (che si allega in basso, ndr), il Tribunale penale di Reggio Calabria, oltre a condannare il De Luca alla pena di mesi 8 e giorni quindici di reclusione, ha condizionato la sospensione condizionale all’integrale risarcimento del danno e pertanto non risponde al vero che “il Tribunale ha ritenuto di archiviare la richiesta di risarcimento danni e che questo rappresenta una chiara affermazione della verità e correttezza delle sue azioni”; anzi , allo stato, il beneficio della sospensione sarà revocato nell’ipotesi in cui l’imputato non provvederà all’integrale risarcimento.
In verità, tale statuizione si aggiunge alla condanna al risarcimento dei danni già pronunciata con separata sentenza del Tribunale civile di Reggio Cal. del 2 marzo 2023 per fatti diversi dalle affermazioni contenute nel libro “la Lupara Giudiziaria “, ma relativi a precedenti esternazioni del De Luca contenute in comizi e conferenze stampa.
Con la medesima sentenza del Tribunale penale il coimputato Siciliano Armando è stato condannato alla pena di 4 mesi di reclusione ed al risarcimento del danno da liquidarsi in separata sede. Nei confronti del Siciliano, infatti, a differenza che per il De Luca, era stata proposta azione civile in sede penale e non era stato instaurato alcun procedimento civile.
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