VENEZIA Ci sono i primi tre indagati per la tragedia del cavalcavia di Mestre, nella quale, martedì 3 ottobre scorso, 21 persone sono morte e 15 sono rimaste ferite. Lo riportano il “Gazzettino” e il “Corriere della Sera”. Si tratta di due dipendenti del Comune di Venezia e l’amministratore delegato de “La Linea”, la società che gestisce il servizio di navetta per il camping Hu di Marghera, dove stavano rientrando i turisti dopo una giornata tra San Marco e Rialto.
I tre indagati, sottolinea il “Gazzettino”, assieme ai rispettivi difensori sono stati convocati per questa mattina in Procura, assieme alle persone identificate come parti offese. Saranno disposti, spiega il quotidiano, gli «accertamenti tecnici utili alla ricostruzione della dinamica dei fatti accaduti in data 3 ottobre 2023, in particolare all’esame della strada e delle barriere presenti sul luogo del sinistro e all’idoneità delle stesse». «L’iscrizione sul registro degli indagati è un atto dovuto per permettere loro di partecipare alla consulenza tecnica e dunque di difendersi, non un’anticipazione di responsabilità, in questa fase tutta ancora da accertare», precisa il “Gazzettino”.
Intanto sono scesi a 13 i pazienti ricoverati presso gli ospedali del Veneto coinvolti nell’incidente: 6 di loro sono in reparti ad alta intensità di cura (terapie intensive), 5 nei reparti di chirurgia, 1 in neurochirurgia, 1 in pediatria.
Ha lasciato l’ospedale di Dolo la giovane francese di 21 anni che è stata trasferita presso la struttura sanitaria di Strasburgo, città di origine. Per oggi è programmato il trasferimento all’estero dei due fratellini tedeschi, di 4 e 13 anni, che raggiungeranno l’ospedale di Lipsia per essere avvicinati ai loro familiari. All’ospedale di Padova resta molto critica la situazione della donna spagnola di 52 anni. Nello stesso ospedale è ricoverata anche la bimba ucraina di 4 anni. La sua situazione, seppur critica, viene giudicata stabile. Il decorso è regolare per due pazienti. Continua a migliorare la donna ucraina di 29 anni: verrà dimessa in giornata dalla TI. Per i tre pazienti ucraini all’ospedale di Mestre il decorso continua ad essere regolare. La giovane tedesca di 27 anni risulta ‘stabile’: sarà sottoposta a un intervento di stabilizzazione vertebrale.
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