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Elezione alla Regione Calabria, bozza di legge rispolvera il consigliere “supplente”

Allo studio a Palazzo Campanella un testo normativo che introduce nuove cause di ineleggibilità e incompatibilità e rilancia la controversa figura

Pubblicato il: 12/10/2023 – 18:21
Elezione alla Regione Calabria, bozza di legge rispolvera il consigliere “supplente”

REGGIO CALABRIA Nuove e più stringenti cause di ineleggibilità e in compatibilità dei consiglieri regionali e introduzione della figura del consigliere “supplente”: sono questi alcuni dei punti più significativi di una proposta di legge predisposta dal capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Giuseppe Neri. A riferirlo è la “Gazzetta del Sud”, che parla di una bozza all’esame dei colleghi d’assemblea e presto all’esame della Giunta delle elezioni presieduta dallo stesso Neri. Si tratta di un testo base che inevitabilmente, in sede di approfondimento dei suoi contenuti, farà scontrare maggioranza e opposizione di centrosinistra ma probabilmente farà discutere anche all’interno dello stesso centrodestra.

Ineleggibilità e incompatibilità

Il testo anzitutto specifica le ineleggibilità  a presidente della Regione e a consigliere regionale, bloccando figure come prefetti, funzionari di pubblica sicurezza, dirigenti di amministrazioni dello Stato, magistrati e giudici, ecclesiastici e ministri di culto, direttori e dirigenti o direttori dei dipartimenti di Asp ed Aziende ospedaliere, il Difensore regionale, il Garante per l’infanzia e per l’adolescenza, il Garante dei detenuti, nonché i componenti del Collegio dei revisori dei conti della Regione, a meno che non cessino dalla carica «non oltre 90 giorni dalla data di scadenza naturale della legislatura». Quanto alle incompatibilità, queste – emerge dalla bozza legislativa – riguarderebbero i parlamentari, i presidenti di Provincia, sindaci e assessori dei Comuni oltre i 10mila abitanti; coloro che, in ogni tipo di procedimento giudiziario, ha lite pendente con la Giunta regionale o con il Consiglio; chi ha debiti da saldare nei confronti della Regione; i componenti dell’organo di amministrazione o di gestione ed i componenti del consiglio di sorveglianza di istituti bancari.

Il consigliere “supplente”

A far sollevare un forte dibattito sulla bozza Neri sarà però con tutta probabilità la norma che prevede la sostituzione temporanea del consigliere nominato in Giunta regionale: in pratica si stabilirebbe che il consigliere diventato assessore lascia il posto in Consiglio regionale al primo dei non eletti della sua lista circoscrizionale fino a quando resta in Giunta. Si tratta di una norma che il centrodestra aveva già provato a introdurre un anno fa ma che poi venne bloccata per le polemiche che ne scaturirono e anche per l’intervento dello stesso presidente Occhiuto, preoccupato delle ricadute negative, soprattutto di immagine, di una previsione che aveva i contorni di un privilegio della “casta” politica. (c. a.)

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