Voce: «Barberio esulta per la mia esclusione dal dibattito del Pd? Brutta figura, ma è giovane»

CROTONE «Certe “vittorie” annunciate con tanta enfasi si definiscono “vittorie di Pirro”. Perché esultare dell’esclusione di sindaci, rappresentanti delle istanze dei territori, da dibattiti pubblici su tematiche importanti come quelle del dimensionamento scolastico è come entusiasmarsi per un autogol nella propria porta. Un partito che si definisce democratico che si chiude in sé stesso è un ossimoro». È quanto afferma il sindaco di Crotone Vincenzo Voce dopo la soddisfazione espressa ieri dal segretario provinciale del Pd di Crotone Leo Barberio sulla presenza dello stesso primo cittadino a un dibattito su dimensionamento scolastico.
«Evidentemente – evidenzia Voce – il segretario provinciale su temi importanti più che ascoltare i territori preferisce parlarsi addosso. Sul tema del dimensionamento scolastico mi ero già precedentemente e pubblicamente espresso ed anche l’amministrazione ha deliberato al riguardo nell’interesse e nella salvaguardia del diritto allo studio dei ragazzi.
Su questi temi che riguardano il territorio, servizi fondamentali come la formazione dei ragazzi, non bisognerebbe dividersi per mere questioni di interesse politico di parte oppure perché ci si sente direttamente coinvolti dalle proposte che vedono il proprio comune di Scandale accorpare importanti plessi scolastici cittadini. All’iniziativa in questione – spiega Voce – ero stato invitato dal consigliere regionale Pd Iacucci, e considerata l’importanza dei temi trattati, avevo dato la mia disponibilità a partecipare. Con toni che francamente lasciano il tempo che trovano il segretario provinciale, bypassato in fase di organizzazione dell’iniziativa, ha espresso le sue rimostranze circa questo invito. Questo atteggiamento di chiusura non fa che confermare che evidentemente il confronto ed il dialogo ad alcuni esponenti locali del Partito Democratico incute paura. Ne prendo atto e tutto sommato, considerata la giovane età del segretario provinciale del Partito Democratico, qualche brutta figura da parte sua è giustificabile».

La replica di Barberio

Non si è fatta attendere la replica di Barberio. «Leggo dalla stampa – afferma il segretario provinciale del Pd – l’intervento del Sindaco Voce , sull’iniziativa del gruppo regionale del Partito Democratico. Il Sindaco Voce, ancora una volta, dimostra difficoltà nel  conoscere le basi della politica. La speranza è quella che sulle difficoltà degli altri, il Sindaco Voce potrebbe continuare a governare la città, come nel passato, favorito anche dal nostro fuoco amico. Purtroppo, oggi la musica è cambiata. Oggi,un giovane segretario con un partito organizzato, sta mettendo in campo proposte,azioni,  finalizzate a una vera alternativa. Comprendiamo che al Sindaco, questa nuova impostazione politica non piace e non conviene. Fermo restando che il partito democratico è sempre aperto al confronto ,su qualsiasi tematica che metta la città al centro , con i fatti e non con le chiacchiere. Da circa tre anni la città di Crotone aspetta la rivoluzione  del sindaco Voce, mai  vista e  per utilizzare un vecchio detto “si ode il rumore del mulino ma non si vede la farina”. Per quanto riguarda il caso specifico ,il dimensionamento scolastico, il Sindaco certamente ha un obbiettivo diverso da quella del Presidente della Provincia. Il presidente Ferrari,prova a smantellare la città capoluogo a favore di alcuni comuni,segnalati dalla sua maggioranza. Dall’altra parte,  il Sindaco Voce, prova a smantellare il territorio per favorire il capoluogo di provincia. Sicuramente due strategie a perdere, soprattutto per i cittadini. Il partito democratico ha un’idea diversa, già concertata con i sindacati, i sindaci e con gli addetti ai lavori. Su questa base, chiediamo al presidente Occhiuto, come hanno già fatto in altre regioni, di impugnare il decreto sul dimensionamento , evitando  ulteriori “tagli” alla scuola. Siamo contrari al dimensionamento e riteniamo che Voce come Ferrari , per difendere la nostra provincia devono chiedere collaborazione, lavorando a punti comuni e non a smantellare e provocare ulteriori danni. Siamo tutti figli di Pitagora, da Crotone a Savelli e da Crucoli a Cutro e fino a  quando  non  si ragiona esclusivamente per l’interesse della provincia, siamo condannati a rimanere costantemente sconfitti».