COSENZA Tredici sindaci di centri della provincia di Cosenza sedi di comunità arbëreshë “sfiduciano” il commissario straordinario della Fondazione “Istituto regionale comunità arbëreshë di Calabria”, Ernesto Madeo, primo cittadino di San Demetrio Corone, e chiedono al presidente Occhiuto di procedere alla nomina di un nuovo commissario, indicando in tal senso un funzionario regionale.
I primi cittadini che hanno promosso l’iniziativa sono quelli di Acquaformosa, Gennaro Capparelli; Castroregio, Alessandro Adduci; Cervicati, Gioberto Filice; Cerzeto, Giuseppe Rizzo; Civita, Alessandro Tocci; Frascineto, Angelo Catapano; Lungro, Carmine Ferraro; San Basile, Vincenzo Tamburi; San Benedetto Ullano, Rosaria Amalia Capparelli; San Martino di Finita, Paolo Calabrese; Santa Caterina Albanese, Roberto Lavalle; Spezzano Albanese, Ferdinando Nociti, e Vaccarizzo Albanese, Antonio Pomillo. I sindaci hanno scritto al Governatore e, per conoscenza, all’assessore regionale delegato alle minoranze, Gianluca Gallo, e alla consigliere regionale Pasqualina Straface.
Nella missiva i 13 primi cittadini parlano «di una situazione di grave disagio che si registra nelle nostre comunità. Circa un anno fa, lei ha nominato commissario straordinario della Fondazione “Istituto regionale comunità arbëreshë di Calabria” il sindaco di San Demetrio Corone, Ernesto Madeo. Poiché la fondazione dispone di un proprio statuto e di propri organi gestionali, si riteneva che la nomina fosse finalizzata a predisporre alcune modifiche statutarie resesi necessarie negli anni ed a traghettare l’istituto alla nomina degli organi gestionali previsti nello statuto. Orbene, ad oggi, non solo non si ha notizia della realizzazione di tali obiettivi ma occorre evidenziare che, in questo periodo, il commissario ha svolto la sua attività in maniera del tutto autonoma, travalicando, a nostro parere, i limiti del suo incarico. Infatti si ritiene che non rientri fra i suoi compiti l’organizzazione di eventi e di visite istituzionali, peraltro in assoluta libertà, senza alcuna concertazione o coinvolgimento dei sindaci, messi sempre di fronte al fatto compiuto. Il commissario Madeo si sta rivelando fortemente divisivo. Negli scorsi anni si era creata, fra i sindaci e le comunità arbëreshë della provincia di Cosenza una forte comunanza di intenti e un’intensa collaborazione, con un dialogo che coinvolgeva tutte le comunità. Un dialogo franco, senza pregiudizi, rispettoso delle peculiarità di ogni paese, in un clima di stima e comunione. Oggi, purtroppo, si registra un mutamento di tale clima, con un commissario che considera la propria comunità predominante rispetto alle altre. Questo comporta un’estrema litigiosità e si è creata una situazione per cui alcune comunità vengono coinvolte e altre sistematicamente escluse da ogni decisione che riguardi l’Arberia». «Le chiediamo, pertanto – dicono ancora i sindaci – di procedere alla nomina come commissario di un funzionario regionale che ponga in essere gli adempimenti necessari affinchè la Fondazione si possa dotare, celermente, dei propri organi e procedere allo svolgimento delle normali attività previste dallo Statuto». (ANSA)
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