COSENZA Sono settimane intense, di lavoro, confronto e partecipazione per Italia Viva Calabria. Domenica si celebrerà il congresso che consentirà di eleggere la nuova guida del partito dei renziani calabresi. Il “colonnello” di Iv Ernesto Magorno non sarà della contesa, che invece vedrà protagonisti il sindaco di Aprigliano, in provincia di Cosenza, Alessandro Porco e l’avvocata Nunzia Paese, candidata alle politiche del 2022 al collegio uninominale Cosenza-Tirreno e coordinatrice di Iv. Quest’ultima gode del sostegno di Magorno. Abbiamo deciso di ascoltare le loro proposte, in vista del voto del 15 ottobre.
Porco: «La comunità d’Italia Viva continua a crescere anche perché per la prima volta passa attraverso dei congressi e quindi attraverso la volontà degli iscritti. C’è una sfida importante alla porte, quella delle Europee e penso che lo strumento adeguato sia quello di delle elezioni e non delle nomine, come invece è accaduto in passato. IV cresce attraverso metodi democratici, come il Congresso».
Paese: «Dai dati del tesseramento, rileviamo una crescita su tutti i territori, Calabria inclusa. Abbiamo iniziato a Reggio Calabria le riunioni per la presentazione delle linee politiche programmatiche. Come in tutte le elezioni, ognuno fa la sua parte ma non parlerei di tensioni ma di normale confronto democratico».
Paese: «Per quanto mi riguarda, a prescindere da ruoli e così come ho fatto dalla prima ora, continuerò ad essere impegnata nel partito».
Porco: «A prescindere dal risultato del Congresso, potrebbe essere un punto di partenza o magari per gli altri un punto di arrivo. E’ una questione di prospettive».
Porco: «Prima o poi i comuni saranno costretti ad accorparsi, anche se prima di arrivare ad un processo come la fusione di tre comuni importanti forse sarebbe opportuno accorpare centri un po’ più piccoli. Noi puntiamo molto sull’ascolto della base, e il nostro programma prevede la presenza di coordinamenti nelle città di Castrolibero, Cosenza e Rende. Ascolteremo e valuteremo gli aspetti politici, non a freddo, come potrebbe essere la fusione».
Paese: «Prima di parlare del progetto, mi pare doveroso sottolineare la necessità di avere una unica visione politica che possa essere sempre propositiva. La città unica favorirebbe la creazione di un grande aggregato urbano. Il territorio beneficerebbe di ingenti fondi statali destinati ai progetti di fusione. E’ questa la prospettiva che riguarda numerosi centri calabresi e italiani».
Paese: «Sono contraria alla scelta di Vaglio Lise. E’ irrealizzabile dal momento che il sito non dispone di almeno 13 ettari come previsto per altre strutture sanitarie nazionali di simili dimensioni. L’area più idonea dove ubicare il nuovo ospedale è la zona vicina alla parte conclusiva del ponte Pietro Bucci dell’Unical. Che ha inaugurato la facoltà di medicina. A Vaglio Lise si potrebbe realizzare il quartiere fieristico che manca al nostro territorio».
Porco: «Sono cambiati gli scenari. C’è un elemento di novità che è quello virtuoso della facoltà di medicina all’Unical. Questo è un elemento importante, non si può non tenerne conto. Chiaramente anche in questo caso è giusto avviare una campagna di ascolto del territori dell’area urbana. Mi permetta una doverosa precisazione: non si può e non si deve essere d’accordo sulla realizzazione dell’ospedale a Rende o a Vaglio Lise solo per “rispetto” al proprio partito di appartenenza o per un’affinità politica con il centrodestra o con il centro-sinistra, bisogna valutare i bisogni delle persone e Italia Viva deve essere in grado di valutare la soluzione migliore scevra da condizionamenti politici».
Porco: «Sono stato a Napoli, con la fascia da sindaco a manifestare contro il principio dell’autonomia differenziata. Serve una battaglia seria non solo da parte di Italia Viva Calabria, ma di tutte le forze del meridione d’Italia, può essere un’occasione di riscatto per il Sud e per il Mezzogiorno». Sul Pnrr, i comuni sono in difficoltà perché si ritrovano spesso a dover anticipare le somme per poter completare i lavori. Lo dico da primo cittadino, questo sistema manderà in difficoltà molte pubbliche amministrazioni che hanno problemi di cassa, e di conseguenza questa paralisi favorirà un rallentamento dei lavori. Dal 15 ottobre, il popolo calabrese di Italia Viva ha la possibilità di scegliere e di cambiare, avremo modo di affrontare tutte i temi più importanti che riguardano la nostra regione».
Paese: «La nostra idea, com’è noto, è di non destinare fondi ad iniziative che non siano utili a creare concrete opportunità di sviluppo del territorio e posti di lavoro, iniziative che ad ampio raggio non possono che favorire la permanenza dei giovani in Calabria. L’autonomia differenziata non può essere una misura calata dall’alto senza i necessari correttivi, indispensabili per colmare il divario esistente – in tantissimi settori – tra la nostra regione e le arie più ricche del paese. In assenza di queste condizioni, lo riteniamo un progetto inattuabile». (redazione@corrierecal.it)
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