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Allarme bomba alla Reggia di Versailles. Chiuso il Louvre

Allerta terrorismo anche in Italia. A rischio la festa delle Forze Armate

Pubblicato il: 14/10/2023 – 21:27
Allarme bomba alla Reggia di Versailles. Chiuso il Louvre

ROMA Tornano le pattuglie di militari armati e in mimetica nelle strade di Parigi, insieme alla tensione che riporta agli anni bui del terrorismo e delle stragi jihadiste del Bataclan e di Charlie Hebdo.
Stamattina è stato evacuato il Louvre dopo che il museo aveva ricevuto una minaccia anonima che avvertiva della presenza di una bomba. Il museo non ha riaperto per tutta la giornata, così come la Reggia di Versailles, evacuata nel pomeriggio. Tutte minacce «non reali», ha annunciato in serata il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, così come quella che – a fine pomeriggio – ha portato all’evacuazione della hall della stazione ferroviaria parigina della Gare de Lyon. La tensione è palpabile nelle strade, dove il dispositivo Vigipirate è passato al livello più alto, «allerta attentati» da ieri sera. La decisione è stata presa ieri in un vertice ristretto all’Eliseo dopo il ritorno di Emmanuel Macron da Arras, dove poche ore prima un ventenne ceceno, Mohammed Mogouchkov, aveva ucciso a coltellate in una scuola l’insegnante Dominique Bernard, gridando Allah Akbar. Macron ha ordinato la mobilitazione di 7.000 militari della forza Sentinelle, il cui dispiegamento è cominciato subito e si concluderà lunedì sera. A Parigi già in mattinata erano tornate visibili nelle strade le pattuglie in mimetica con la mitraglietta a tracolla. L’allerta massima era stata ordinata – con l’operazione Sentinelle – per la prima volta nel 2015 dall’allora presidente François Hollande, dopo le stragi di Charlie Hebdo e all’Hyper Cacher. Ci fu la mobilitazione allora di 10.000 soldati, di cui 3.000 della riserva. 
La tensione – che in serata Darmanin ha definito «un’atmosfera evidente di jihadismo, con persone pronte a passare all’azione» – è palpabile e si è trasmessa anche ai turisti che stamattina si sono affollati verso le uscite del Louvre quando è risuonato l’allarme nel museo. Ed hanno trovato fuori già decine e decine di poliziotti con i giubbetti antiproiettile pronti a proteggerli. Più tranquille le evacuazioni della Reggia e dei giardini di Versailles nel pomeriggio, e in serata quella della gare de Lyon. Ad Arras, dove la popolazione è ancora sotto shock per l’attacco di ieri, si tornerà a scuola lunedì con un minuto di silenzio. In carcere sono finiti, oltre al ceceno che ha ucciso il professore e ferito altri tre dipendenti della scuola, tutta la famiglia, da anni nota per la radicalizzazione di tutti e in particolare di uno dei fratelli, già in prigione per un progetto di attentato contro l’Eliseo. In stato di fermo c’è la madre, i fratelli e sorelle di Mogouchkov e uno zio. Interrogata anche la sorellina di 10 anni, nell’intento di cercare di capire il percorso verso l’azione terroristica di Mohammed negli ultimi mesi. Fermati anche due bielorussi, che giovedì, alla vigilia dell’attentato, erano insieme a Mohammed e sono stati fermati dalla polizia per un controllo dei documenti. Nessuno dei tre aveva destato sospetti tali da spingere gli agenti ad ulteriori accertamenti: «non ci sono stati errori da parte delle forze di sicurezza» ha assicurato stasera Darmanin, di fronte alle critiche per la mancata espulsione dei diversi membri della famiglia che da anni risultano radicalizzati negli schedari degli 007.

Allerta terrorismo anche in Italia

Con l’avanzata di Israele verso la Striscia di Gaza, l’appello della Jihad islamica a sostenere Hamas e l’attacco in Francia con gli allarmi di oggi al Louvre e a Versailles, l’ombra del terrorismo torna ad aleggiare anche in Italia. Il Paese si prepara a «mesi difficili» – per dirla con le parole del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – e vengono innalzate le misure di sicurezza su tutti gli obiettivi sensibili. Governo e servizi di sicurezza sono in allerta anche se «evidenze concrete ed immediate» ancora non ci sono. Particolare attenzione viene posta sulle possibili infiltrazioni di terroristi tra i flussi di migranti che, proprio a causa della guerra, potrebbero incrementare nei prossimi giorni. Per questo saranno intensificati i controlli – come sta già facendo la Francia a Ventimiglia – con l’obiettivo di «intercettare» chi presenta profili ad alto rischio o abbia precedenti. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, richiama in Italia il contingente dei carabinieri a Gerico, sul territorio palestinese, e si prepara ad annullare la festa delle Forze Armate del 4 novembre. «Le conseguenze di guerre che sembrano lontane a noi – le sue parole – alla fine arriveranno in tutto il mondo e noi dobbiamo prepararci». L’escalation militare in Medio Oriente, e la possibile nuova esplosione dell’integralismo anche in Italia, è stata al centro del Comitato per l’ordine e la sicurezza al Viminale. Piantedosi è stato ragguagliato dagli 007 e dalle forze di polizia sulla situazione attuale in Italia, mentre sul tavolo si è discusso dell’inevitabile aumento delle misure di sicurezza sui luoghi sensibili. L’attenzione del governo è «altissima», dice lo stesso ministro, che non nasconde la preoccupazione per quanto avvenuto ieri in Francia(Ansa)

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