Ultimo aggiornamento alle 10:32
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

il piano

Dimensionamento scolastico, ecco cosa potrebbe cambiare a Cosenza e provincia

Il “Telesio” manterrebbe la propria autonomia, Rende verso la fusione classico-scientifico. Il piano sarà approvato in via definitiva lunedì 16

Pubblicato il: 14/10/2023 – 17:31
Dimensionamento scolastico, ecco cosa potrebbe cambiare a Cosenza e provincia

COSENZA Il liceo classico “Bernardino Telesio” di Cosenza (nella foto) dovrebbe mantenere la propria autonomia. Anche alla luce delle recenti proteste in piazza, sarebbe questa la notizia più importante che – da quanto è stato possibile apprendere in queste ore – riguarda il dimensionamento scolastico tra il capoluogo bruzio e la provincia. Il convitto nazionale “Telesio” dovrebbe essere accorpato infatti non al prestigioso istituto superiore del centro storico bensì alla scuola media “Fratelli Bandiera” della vicina via Spirito Santo.
Lo scientifico “Fermi” rientrerebbe in un grande polo che abbraccia lo scientifico “Brutium”, l’Itc “Pezzullo” (normale più serale) e l’Itg “Quasimodo”.
Tra le ipotesi al vaglio il probabile accorpamento dei due licei rendesi (il classico “Gioacchino da Fiore” e lo scientifico “Pitagora”), e a cavallo tra Rende e Cosenza l’Ipssar “Todaro”, con il convitto e i corsi serali, si unirebbe all’Iis “Mancini-Tommasi” di via Consalvo Aragona.
Nell’area urbana, a Castrolibero si potrebbero invece unire lo scientifico “Valentini” e l’Itcg “Majorana”.
Il dimensionamento scolastico verrà approvato in via definitiva nel Consiglio provinciale di lunedì 16 ottobre prossimo.

I centri più importanti

Ad Acri lo scientifico-classico “Julia” potrebbe fondersi all’Itcgt “Falcone”. Sullo Jonio, tre gli accorpamenti che dovrebbero riguardare Corigliano-Rossano (Iis Rossano via Nestore Mazzei-Iis “Falcone Borsellino”; Iis “Palma” Corigliano-Iis Rossano via Nazionale-Itg “Falcone-Borsellino”; Iis Corigliano via Torrelunga-Iis Rossano via via A. De Florio). Proprio da Corigliano-Rossano il sindaco Flavio Stasi ha definito «insostenibile» il piano e ha invocato una «alleanza istituzionale per scongiurare un provvedimento deleterio».
Mentre tra Bisignano e Luzzi potrebbero riunirsi lo scientifico di Bisignano e il classico più l’artistico di Luzzi.
Sul Tirreno cosentino si andrebbe verso l’accorpamento del classico di Cetraro con l’artistico di Cetraro, l’industriale “Fermi” di Fuscaldo e l’istituto tecnico per il turismo di Acquappesa; a Paola un grande polo didattico potrebbe essere costituito da Ipsc, Ipseoa (con casa circondariale e scuola serale), Ipsia e Itcg.

Verso l’ok dell’assemblea dei sindaci

Via libera dai sindaci cosentini allo schema di Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2023-2025 della Provincia di Cosenza: riunitisi questa mattina, nella sala delle adunanze del Palazzo di Piazza XV Marzo, i primi cittadini della provincia di Cosenza – presenti l’80,3% della popolazione – hanno espresso parere favorevole (due voti contrari e quattro astenuti) sullo schema di Bilancio di previsione 2023-2025, adottato dal Consiglio provinciale venerdì 13 ottobre ultimo scorso.
Sotto la lente d’ingrandimento dell’Assemblea dei sindaci anche il dimensionamento della rete scolastica provinciale e per la programmazione dell’offerta formativa triennio 2024/2026. Sul punto, alla presenza di numerosi dirigenti scolastici, l’informativa del presidente Succurro: «Il dimensionamento scolastico – ha chiarito il presidente – è nato nel 2022, da un decreto a firma Mario Draghi ratificato dalla Regione Calabria e inviato alle Province per l’attuazione. Il lavoro che è stato fatto dalla Provincia di Cosenza è molto certosino e per questo ringrazio gli Uffici, il dirigente del settore Avv. Giovanni De Rose e tutti coloro che a diverso titolo hanno lavorato per la sua implementazione».
Rosaria Succurro ha precisato che, in virtù di queste norme, è stato chiesto alla Provincia di Cosenza di tagliare ben 29 autonomie, seguendo delle linee guida ben articolate alle quali l’Ente non poteva sottrarsi.
I due punti principali delle linee guida: – i Comuni fino a 15.000 abitanti raggiungono l’autonomia con un numero di alunni pari a 600 e vanno chiusi tutti gli omnicomprensivi, ad eccezione di quelli con un numero di alunni superiore a 600 in zone svantaggiate – Per i Comuni al di sopra dei quindicimila abitanti l’autonomia si raggiunge con un numero di almeno mille alunni: «la Regione Calabria ci ha fornito una griglia delle criticità da zero a tre, dove zero criticità sono quelle relative ai Comuni grandi, mentre tre i Comuni più isolati e svantaggiati. Abbiamo incontrato molti Sindaci e Dirigenti scolastici e le Organizzazioni Sindacali e ci siamo dati un criterio, che è quello della salvaguardia dei piccoli centri, che rappresentano la maggior parte dei comuni del nostro territorio».
Il presidente Succurro ha infine affermato che l’Ente Provincia è abituato ad assumersi le proprie responsabilità e di essere certa di aver fatto un buon lavoro: «è giusto dire che nessuna scuola chiuderà e non cambierà l’offerta formativa per i nostri studenti. Per l’accorpamento la scuola più numerosa ingloberà quella con il minor numero di alunni». (euf)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x