MILANO Mercoledì i carabinieri della Stazione di Montecchio Emilia si sono presentati a casa di un calabrese 51enne condannato nel maxi processo “Aemilia” sulle infiltrazioni ‘ndranghetiste in Emilia-Romagna e hanno dato esecuzione a un provvedimento di revoca del decreto di sospensione di ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura presso la Corte d’Appello di Bologna per trasferire l’uomo in carcere. Il 51enne è stato condannato in via definitiva a 2 anni e 2 mesi per emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e a una serie di pene accessorie fra cui l’interdizione dalle funzioni di rappresentanza e assistenza in materia tributaria per un anno e l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per 5 anni. Dal gennaio 2011 al dicembre 2012 si è reso responsabile del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti. Dopo la condanna diventata definitiva a maggio 2022 aveva presentato richiesta per l’affidamento in prova ai servizi sociali che il Tribunale di Sorveglianza di Bologna ha rigettato il 21 settembre.
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