CATANZARO Responsabilità, competenza, equidistanza, mettendo al bando i furori e gli steccati ideologici, ma anche i populismi e i sovranismi. Con l’elezione del segretario provinciale di Catanzaro nella figura di Roberto Guerriero Azione mette definitivamente radici in Calabria concludendo la fase dei congressi provinciali che traghetterà i calendiani al primo congresso regionale, in programma a metà novembre. E’ questo il dato politico forse più significativo di queste ultime settimane in Calabria, quello dell’”insediamento” territoriale di un partito che si candida a diventare polo di attrazione e – nelle intenzioni dei calendiani – baricentro su scala regionale: Azione ha due consiglieri regionali con Francesco De Nisi, futuro segretario del partito calabrese, e Giuseppe Graziano, che sono nella maggioranza di centrodestra che governa alla Regione, ma all’orizzonte ha già messo nel mirino alcuni step – come la nascita di un proprio gruppo a Palazzo Campanella (manca ancora il terzo consigliere ma potrebbe essere in arrivo anche a breve) – che potrebbero modificare i rapporti di forza e gli equilibri nello schieramento governativo a guida Roberto Occhiuto. Del resto i numeri al momento danno atto di una sorta di “scalata” di Azione in Calabria, quelli che cita il commissario calendiano Marco Lombardo, senatore originario della Locride e ispiratore di una fase congressuale che ha segnato ovunque l’elezione di organismi e segretari provinciali unitari: «Abbiamo 4mila iscritti», rivela Lombardo a margine dell’assemblea di Catanzaro.
Un’assemblea affollata come raramente si vede da queste parti (soprattutto – va detto – dalle parti del Pd). Con un parterre ovviamente molto ampio di ospiti: a parte i grillini del Movimento 5 Stelle, che non sono particolarmente amati a queste latitudini, in platea o da remoto c’è tutto l’arco costituzionale, da Fratelli d’Italia con il sottosegretario Wanda Ferro alla Lega con il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, da Forza Italia con Marco Polimeni a Noi Moderati con Antonello Talerico e Mimmo Tallini, dal Pd con Giusi Iemma e Domenico Giampà al Psi con Domenico Marino. Tra il pubblico tanti ex dem, al momento la più consistente pattuglia di Azione, che però è una sirena per le aree moderate che albergano anche nel centrodestra. Al tavolo, con Lombardo, i consiglieri regionali De Nisi e Graziano, nel ruolo di “padre nobile” Valerio Donato già candidato sindaco di Catanzaro, e poi in prima fila a fare da corona a Guerriero dirigenti calendiani come, tra gli altri, Annita Vitale, Fernando Sinopoli, che sarà eletto presidente del partito provinciale, Domenico Gallelli, Gianni Parisi, Stefano Veraldi, Gianluca Cuda, Tonino Barberio. Apre i lavori, da remoto ma con un intervento di forte suggestione e di grande impatto emotivo, uno dei big nazionali di Azione, Osvaldo Napoli, eletto al Nord ma sangue e orgoglio calabrese (è il fratello di Vito Napoli, storico esponente della Dc catanzarese e calabrese, ed è cittadino onorario di Squillace, che Napoli onorerà citando l’ex sindaco ed ex presidente della regione Guido Rhodio). Quindi, a indicare la rotta e la linea Lombardo: «Celebriamo un congresso come facevano una volta i partiti che si strutturavano, ieri abbiamo aperto una sede a Vibo Valentia, abbiamo fatto congressi a Cosenza, Crotone, Reggio e ora concludiamo a Catanzaro, segno – osserva Lombardo – di un’attenzione importante che il nostro partito sta riscuotendo anche con presenze trasversali di altri esponenti interessati alla nostra offerta politica. E stiamo raggiungendo numeri importanti sul tesseramento: abbiamo 4000 iscritti a livello regionale, anche qui in provincia di Catanzaro siamo andati oltre le mille iscrizioni. Quindi un segnale di un radicamento e di un rafforzamento che Azione sta avendo al Sud e in Calabria. La proposta politica di azione è segnata dal coraggio nelle proprie idee, la chiarezza delle nostre priorità che sono sanità, istruzione, lavoro, infrastrutture, perché siamo indipendenti, nel senso che non siamo subalterni né al centrosinistra né al centrodestra e siamo liberi, e questo ci dà la possibilità di scegliere sulla base delle persone e del progetto nell’interesse dei cittadini».
Dopo Lombardo il via agli indirizzi di saluto degli ospiti, la gran parte dei quali evoca tra gli applausi commossi la figura di Pino Guerriero, “leone” socialista, già consigliere regionale, papà di quel Roberto che di lì a poco l’assemblea eleggerà unitariamente segretario provinciale di Azione. E anche Guerriero declina il percorso dei calendiani sul territorio. Subito le cose in chiaro: «Azione non è nella disponibilità di nessuno ma è un partito libero che guarda agli interessi della comunità», esordisce Guerriero. «C’è una forte richiesta di politica, quella con la Pd maiuscola, e noi – dice il neo segretario provinciale di Azione – contiamo di rappresentarla ascoltando la gente, partendo dalla base, dai suoi bisogni e mettendo al bando una politica che si è arroccata e non ha dato risposte alla cittadinanza. Partiamo da questo: le nostre idee sono semplici, forse anche banali, ma la politica è la cosa più semplice che possa esserci perché è interpretazione dei bisogni e noi ci proponiamo di essere interpreti dei bisogni di tutti i calabresi e di tutti gli italiani. Nella provincia di Catanzaro – rimarca Guerriero – abbiamo avuto un successo importante in termini di tesseramento, senza neanche spingere troppo, tanta gente è venuta da sola. Questo fa capire che c’è la richiesta di un nuovo percorso politico ma soprattutto che c’è un bisogno che la politica si riappropri dell’etica e della morale. Noi cerchiamo di interpretare questo continuando a fare politica come l’abbiamo sempre fatta, tra la gente e per la gente, e mai contro qualcuno, sempre per qualcosa, la nostra terra». Quanto agli appuntamenti elettorali del 2024, per Guerriero «sono testi molto importanti cha caratterizzeranno l’azione nella regione e nella provincia, noi saremo un soggetto attento e presente in ogni provincia in maniera significativa, e probabilmente determineremo tante scelte e saremo attori primari. Uno sguardo alle vicende al Comune di Catanzaro, dove Azione è opposizione: «Noi siamo dove siamo sempre stati, dove ci hanno mandato gli elettori. Non ci sottraiamo alle responsabilità perché una comunità va governata anche con le proposte che provengono dall’opposizione, certamente bisogna capire se chi ci ascolta è interessato a recepire i nostri messaggi e poi esser consequenziali. Se così non è – spiega Guerriero – saremo sempre favorevoli alla città e alla provincia chiunque possa portare proposte e progetti che migliorano la qualità di vita dei cittadini. Non abbiamo pregiudizi nei confronti di nessuno ma c’è tanto da lavorare. Insieme forse riusciremo a fare qualcosa, diversamente faremo invece fuffa o sceneggiate». (a. c.)
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