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Diciotto anni fa l’omicidio Fortugno, il ricordo di Occhiuto e Mancuso

Il vicepresidente del Consiglio regionale fu assassinato dalla ‘ndrangheta a Locri il 16 ottobre 2005. «Esempio morale e civile»

Pubblicato il: 16/10/2023 – 8:35
Diciotto anni fa l’omicidio Fortugno, il ricordo di Occhiuto e Mancuso

«La Calabria e il Consiglio regionale ricordano con orgoglio Franco Fortugno. Non un ricordo rituale e freddo, bensì caratterizzato dalla convinzione che la criminalità organizzata, anche grazie alla solidità etica e alla fermezza istituzionale di politici come il vicepresidente del Consiglio regionale assassinato dalla ‘ndrangheta a Locri il 16 ottobre 2005, può e deve essere debellata. Costituisce un disvalore assoluto – afferma il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso – che va contrastato non soltanto con l’azione delle forze dell’ordine e della magistratura, a cui non finiremo mai di essere grati per l’impegno quotidiano che dispiegano,  ma anche attraverso una reazione vigorosa, coraggiosa e sempre più corale di tutta la società civile.  Spetta a tutti noi, adoperarci con coerenza e determinazione, affinché il lascito politico, morale e civile di Franco Fortugno permei ancor di più le Istituzioni pubbliche e sia conosciuto dalle nuove generazioni. A Maria Grazia Laganà e ai suoi figli rinnovo, a nome dell’Assemblea legislativa la cui Aula è intitolata a Franco Fortugno, i sentimenti più sinceri di  vicinanza e solidarietà».

Occhiuto: rafforzare quotidianamente legalità e stato di diritto

«A 18 anni dall’assassinio di Francesco Fortugno, vicepresidente del Consiglio regionale, la Calabria ha il dovere non solo di commemorare un uomo onesto, ma anche di rafforzare quotidianamente le ragioni della legalità e dello Stato di Diritto». Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. «Quell’omicidio – aggiunge – fu una brutale intimidazione all’intera collettività calabrese: colpiva tutti noi perché colpiva la democrazia.Per questo dobbiamo coltivare la memoria, e non dimenticare.Tocca a ciascuno di noi, cittadini, corpi intermedi e istituzioni, fare in modo che il suo sacrificio non sia stato vano, e che il nome di Francesco Fortugno venga sempre onorato».


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