COSENZA Campo largo? «Assolutamente si» dice Antonio Lo Schiavo, consigliere regionale eletto nella Circoscrizione Centro nella lista ‘De Magistris presidente’ con 2.121 voti. Alla sua prima legislatura regionale, è vice presidente della Commissione speciale di vigilanza. Da marzo 2023, ha aderito al Gruppo Misto, di cui è presidente. Tra i promotori di un incontro insieme a Mimmo Talarico, già consigliere regionale, e Saverio Pazzano del “Movimento La Strada di Reggio Calabria”, Lo Schiavo ha precisato – ai nostri microfoni – di voler approfittare dell’incontro dedicato alla presentazione del nuovo saggio di Domenico Cersosimo per «ragionare solo in termini di campo largo». «Forse è un termine abusato – precisa il Consigliere – però è l’idea che divisi si perde, mentre uniti possiamo competere con un centrodestra che oggi è molto forte». Al tavolo, nella sala del D.A.M. all’Unical oltre ai già citati relatori, siedono Nicola Fiorita sindaco di Catanzaro e la parlamentare del M5s, Anna Laura Orrico.
Nessuna preclusione dunque, Lo Schiavo indica la strada per contrastare la forza ed il consenso di Lega, Fdi e Forza Italia. «Noi abbiamo bisogno del mondo accademico, della cultura, della società civile, dei partiti, dei movimenti organizzati. Abbiamo bisogno di tutti coloro i quali hanno una visione progressista, diversa per questa regione e per questo noi non ci fermeremo». Il consigliere ricorda una prima iniziativa di qualche settimana fa a Vibo Valentia. «Oggi questa tappa si inserisce nello stesso solco. Andremo avanti perché non si può pensare di essere pronti alle competizioni elettorali creando alleanze un mese prima. Dobbiamo lavorare per tempo affinché i nostri elettori, il nostro mondo, quello che noi vorremmo rappresentare, si senta unito». Campo largo si, ma agli antipodi rispetto alla destra. «Io ho un’identità ovviamente progressista di sinistra, però è giusto che anche la mia identità possa essere equilibrata dalla presenza di posizioni differenti. Io non ho paura della contaminazione, anzi credo che ad esempio in Calabria ci sia un’anomalia». Quale? «Azione – dice Lo Schiavo – è un movimento politico che al governo del Paese sta all’opposizione, in Calabria invece sta con la maggioranza che è di destra perché ovviamente Fratelli d’Italia ha una posizione predominante anche rispetto agli equilibri del Consiglio regionale». In Calabria c’è una sinistra, «ma noi dobbiamo dialogare anche con un polo moderato che in questo momento ha una posizione innaturale nella nostra regione».
Mimmo Talarico, già consigliere regionale, è sulla stessa lunghezza d’onda di Lo Schiavo. «E’ un tentativo, al momento riuscito, di mettere insieme persone che hanno competenza, buon senso, voglia di discutere per analizzare un saggio, quello di Mimmo Cersosimo, che ci racconta della Calabria di oggi, del suo passato e ovviamente del presente sforzandosi di individuare un pensiero collettivo». Quello di oggi è un primo passo verso un contenitore più ampio, magari un partito? «Non corriamo troppo, è raro che in Calabria le persone si mettano insieme per discutere, questa sera ci siamo riusciti: continuiamo su questa strada, non abbiamo grandi ambizioni o propositi organizzativi, ma vogliamo parlarci e discutendo può darsi che esca qualcosa di buono, soprattutto per coloro i quali pensano che sia possibile cambiare». (f.b.)
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