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Porto di Gioia Tauro, Pichetto Fratin: «Abbiamo chiesto correttivi alla direttiva Ue»

Il ministro alla riunione del Consiglio Ambiente in corso a Lussemburgo: «Il sistema Ets danneggia in modo serio scali come quello calabrese»

Pubblicato il: 16/10/2023 – 18:26
Porto di Gioia Tauro, Pichetto Fratin: «Abbiamo chiesto correttivi alla direttiva Ue»

ROMA «L’Italia ha chiesto di inserire un punto aggiuntivo all’agenda del Consiglio Ambiente in corso a Lussemburgo, in materia di Ets marittimo, per aprire una discussione seria e approfondita che possa portare a iniziative concrete finalizzate a mitigare alcuni effetti negativi derivanti dall’inclusione nel sistema Ets di questo settore». Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso dell’informativa al Consiglio Ambiente in corso a Lussemburgo, sull’attuazione del sistema Ets in relazione al settore del trasporto marittimo.  «L’Italia è in prima linea nel contrasto dei cambiamenti climatici e convintamente a favore delle politiche europee di abbattimento delle emissioni climalteranti e in tal senso ha approvato e contribuito all’adozione della Direttiva ETS e dei suoi atti esecutivi, fra cui l’approvazione della lista dei porti extra Ue che distino meno di 300 miglia da un porto dell’Ue – ha proseguito – Tuttavia, come ampiamente riconosciuto dalla stessa Commissione Europea, sappiamo che le soluzioni adottate fino ad oggi non valgono ad affrontare con efficacia il problema di reindirizzamento dei traffici marittimi di merci con trasbordo su rotte esterne all’Unione, che comporta, oltre che risultati indesiderati dal punto di vista ambientale, gravi conseguenze negative per la stessa competitività europea. Le attuali regole europee in materia di applicazione del meccanismo Ets al settore marittimo, in assenza di una applicazione dello stesso a livello mondiale, determinano una sicura perdita di competitività di molti porti di scalo europei, e in particolare italiani, per i traffici merci su container con trasbordo, con conseguente rischio strategico per tutto il sistema logistico europeo – ha aggiunto Pichetto Fratin –  L’Italia ritiene che il meccanismo correttivo ad oggi individuato dell’esclusione dai porti di scalo dei porti Extra Ue situati a meno di 300 miglia marine da porti di scalo Ue, non sia assolutamente sufficiente». «Permane una distorsione strutturale, che va a discapito dei porti di scalo europei, e in particolare di molti porti italiani fra cui Gioia Tauro, che risentiranno fortemente dei negativi effetti diretti dei costi Ets, effetti aggravati dall’ulteriore svantaggio competitivo sulle rotte intercontinentali generato dalla mancata applicazione del meccanismo a livello mondiale. – ha detto ancora il ministro – In tal senso, l’Italia ritiene che, se da un lato è essenziale adoperarsi per assicurare l’applicazione del meccanismo Ets su scala mondiale, mediante il coinvolgimento dell’Organizzazione Marittima Internazionale, dall’altro è necessario nell’immediato introdurre opportuni correttivi alle stesse modalità implementative della direttiva. Il governo italiano, quindi, chiede alla Commissione Europea di valutare e di fornire una lista di possibili misure correttive, e si rende disponibile a una discussione immediata al fine di evitare le indesiderate conseguenze economiche, sociali ed ambientali che deriverebbero dall’applicazione delle regole attuali».

Denis Nesci: «Un’apertura che dà fiducia»

«Dal Consiglio europeo Ambiente un’apertura che dà fiducia». Queste le parole dell’eurodeputato Denis Nesci (Fdi – Ecr) che ha aggiunto: «Su richiesta del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin c’è stato l’impegno del Consiglio europeo Ambiente di una discussione sulla revisione della direttiva europea che impone la tassazione sull’Emissione di Co2».
«Una buona notizia il fatto che il Consiglio abbia valutato positivamente la possibilità di rivedere e di riconsiderare una scelta economicamente e socialmente insostenibile per il settore marittimo italiano. Un’apertura che permette di seguire gli sviluppi istituzionali con maggiore fiducia e con la rinnovata consapevolezza di una costante attenzione del Governo Meloni e dell’autorevole impegno del Ministro Pichetto Fratin di una questione cruciale per il futuro delle infrastrutture portuali del Mediterraneo, come quella di Gioia Tauro».

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