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Medio Oriente in fiamme

Attacco di Hamas, morto uno degli italiani dispersi

Il corpo di Eviatar Moshe Kipnis è stato ritrovato senza vita. Dispersa ancora la moglie

Pubblicato il: 17/10/2023 – 19:25
Attacco di Hamas, morto uno degli italiani dispersi

TEL AVIV Eviatar Moshe Kipnis (nella foto con la moglie), uno dei cittadini italo-israeliani dispersi e presumibilmente sequestrati da Hamas dopo l’attacco dello scorso 7 ottobre in Israele, è morto. Il corpo dell’uomo è stato identificato tra le vittime in base all’esame del Dna. «Con grande tristezza confermo il decesso di Eviatar Moshe Kipnis, cittadino italo-israeliano disperso dopo l’attacco terroristico di Hamas in Israele», ha scritto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. «Sono vicino alla famiglia, in particolare ai suoi due figli che ho conosciuto durante la mia missione a Tel Aviv», ha aggiunto in un tweet.

Dispersa anche la moglie

Con Eviatar Moshe Kipnis, dispersa anche la moglie Lilach Lea Havron. La coppia con doppio passaporto viveva nel kibbutz di Be’eri e dal 7 ottobre non ha risposto alle chiamate della famiglia. Nello stesso kibbutz del sud del Paese dove vivevano i due cittadini italo-israeliani, attaccato sabato scorso da Hamas, il servizio di soccorso israeliano Zaka ha trovato più di 100 corpi.

L’appello del figlio


Nei giorni scorsi il figlio della coppia, il 29enne Yotam Kipnis, aveva lanciato un appello attraverso Radio Rai. «L’ultima cosa che ricordo di mia madre è la sua voce preoccupata al telefono, poi all’improvviso il suono degli spari che rompono i vetri, rumori duri e sconosciuti che entrano nella nostra casa, la telefonata che s’interrompe… », aveva detto.
«Dobbiamo la cittadinanza italiana al mio bis nonno materno, che era il Medico del re Vittorio Emanuele III, si chiamava Giacomo di Castel Nuovo. Voglio anche aggiungere che mio padre è un appassionato della lingua italiana. L’ultima volta che sono andato a trovarli declamava a gran voce versi in italiano… – aveva aggiunto Yotam Kipnis – Quando penso ai miei genitori cerco di essere il più ottimista e speranzoso possibile; è un modo per incoraggiare me stesso, per non farmi paralizzare dal dolore, per fare qualcosa che possa aiutarli a restare in salute e salvi».
«Mio padre è un disabile, soffre di un problema neurologico, è sulla sedia a rotelle, deve andare in ospedale una volta a settimana per le medicine, altrimenti il suo corpo si paralizzerà completamente, soffre di una malattia importante che coinvolge i nervi. Ma, da sabato, dal suo account whatsapp è stata cancellata la sua foto, ed è sparito da tutte le chat…», aveva raccontato.

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