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Estorsioni alla ditta Guzzo, alleggerite le condanne per quattro imputati – NOMI

Rideterminate quattro posizioni per assenza di querela. Passalacqua assolto da una accusa estorsione per non aver commesso il fatto

Pubblicato il: 17/10/2023 – 18:00
di Alessia Truzzolillo
Estorsioni alla ditta Guzzo, alleggerite le condanne per quattro imputati – NOMI

CATANZARO Effetti della legge Cartabia che si ripercuotono sulle sentenze. Oggi la Corte d’Appello di Catanzaro – Alessandro Bravin presidente, Assunta Maiore e Maria Rosaria di Girolamo consiglieri – ha dichiarato il non doversi procedere nei confronti di Cosimo Passalacqua, Luca Veneziano, Cosimo Berlingeri ed Enzo Abbruzzese per il reato di furto aggravato di un trattore perché manca la querela della parte offesa.
Passalacqua è stato anche assolto da una accusa di estorsione per non aver commesso il fatto e la sua pena è stata rideterminata in otto anni di reclusione in luogo dei 10 anni e 8 mesi comminati in abbreviato.
Quattro anni, dieci mesi e 20 giorni è la pena nei confronti di Luca Veneziano, Cosimo Berlingeri ed Enzo Abbruzzese, in luogo degli otto anni di condanna del primo grado.
Resta confermata la condanna a due anni e quattro mesi nei confronti del collaboratore Santo Mirarchi, difeso dall’avvocato Michele Gigliotti.
Il processo che si è svolto oggi in appello riguarda le estorsioni alla ditta di Roberto Guzzo, titolare della “Rogu costruzioni”. di Catanzaro
Secondo l’accusa sarebbe andata avanti per 20 anni l’estorsione che Cosimo Passalacqua, 66 anni, detto “U Toscanu”, avrebbe consumato ai danni della ditta Rogu Costruzioni srl di Roberto Guzzo. Minacciando di essere parente di “U Tubu” (ovvero Cosimino Abbruzzese) e di essere un soggetto rispettato nell’ambiente criminale, anche da esponenti di cosche ‘ndranghetistiche di Isola di Capo Rizzuto e della “Montagna”, Cosimo Passalacqua si è fatto assumere come guardiano per l’azienda con lo stipendio mensile di 500 euro più beni vari: un’automobile Fiat Punto, un motocarro, comprensivi del pagamento delle loro spese di gestione (assicurazione e rifornimento di benzina). Un ingiusto profitto calcolato in circa 6000 euro all’anno a danno della ditta Rogu e a tutto vantaggio di Passalacqua e dei suoi sodali accusati di avere vessato l’imprenditore. Col tempo Passalacqua aveva fatto assumere anche i propri figli Mario e Franco. Nel collegio difensivo gli avvocati Luca Veneziano, Vincenzo Pizzarri, Alessio Spadafora, Anselmo Mancuso, Alessandro Guerriero. 

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