Due enormi scheletri in cemento che si ergono nel cuore di Reggio Calabria e Locri. Ingressi sbarrati e gru immobili nei cantieri di quelle che rappresentano molto più di due semplici opere pubbliche: i Palazzi di Giustizia. Incompiute, anche dal grande valore simbolico, che rischiano di rimanere tali in città dove la criminalità organizzata ha messo radici profonde e difficili da estirpare. Parleremo anche delle inchieste eseguite dalla Dda che nel 2012 (Operazione “Cosmos 2”) e nel 2017 (Operazione “Mandamento Jonico”) hanno registrato gli interessi dei clan di ‘ndrangheta sulla costruzione delle due opere.
Attraverso le voci di chi ogni giorno si trova ad operare in prima linea, tra molte difficoltà, racconteremo la situazione della Giustizia reggina.
Il nostro viaggio per “Calabria dell’altro mondo” (in onda questa sera dalle ore 21 su L’altro Corriere Tv canale 75, e in streaming su laltrocorriere.it) inizia a Reggio Calabria dove vi mostreremo in esclusiva anche le attuali condizioni degli uffici della Procura generale presso la Corte d’Appello: strutture inadeguate e addirittura a rischio crollo.
Situato esattamente difronte al Cedir, il palazzo di Giustizia di Reggio Calabria è stato al centro del dibattito anche in occasione dell’inaugurazione dell’ultimo anno giudiziario. Vent’anni fa la posa della prima pietra, l’opera avrebbe dovuto rappresentare «il luogo simbolo della legalità» ma rischia di essere il «simbolo del fallimento dello Stato in terra di mafia», come lo aveva definito la presidente del Tribunale Maria Grazia Arena nel 2021.
Stessa sorte per il nuovo palazzo di giustizia di Locri. L’idea è quella di far diventare l’area un vero e proprio presidio di legalità realizzando, oltre alla già esistente struttura del Comando Carabinieri, altre due strutture dedicate alla Guardia di Finanza e ai Carabinieri forestali: una “Cittadella della Giustizia” per la quale la Locride attende da anni con la posa della prima pietra avvenuta oltre dieci anni fa.
Appuntamento questa sera su L’altro Corriere Tv a partire dalle 21 con “Calabria dell’altro mondo”. (redazione@corrierecal.it)
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