GIOIA TAURO Al porto di Gioia Tauro di preoccupazione ce n’è e anche tanta. Tra i lavoratori portuali serpeggiano ansia e paura per la direttiva europea “fit for 55” che rischia di indebolire lo scalo calabrese e, soprattutto, rischia di far perdere il posto di lavoro a centinaia di persone. Oltre alle autorità, presenti oggi al flash mob, come il governatore Occhiuto e i sindacati, a protestare sono soprattutto i diretti interessati. «È un momento di ansia e di paura, è un discorso che non riguarda solo noi, ma anche le nostre famiglie» si è sfogato uno degli operatori del porto. «Siamo molto preoccupati, noi continuiamo a lavorare, ma ogni reparto sente la pressione del licenziamento». Un rischio condiviso anche «dai lavoratori di ditte esterne che non potrebbero più operare». Il porto «rappresenta il 40% del pil calabrese, la sua chiusura sarebbe un problema per tutta la regione».
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