Benvenuto Presidente in Calabria e presso la Sede RAI della Calabria, l’Ufficio Stampa della RAI ha diramato la notizia che giorno sabato 21 ottobre farà una visita istituzionale presso la Sede regionale RAI della Calabria e prenderà conoscenza insieme al General Manager della Tv pubblica albanese RTSH dott. Alfred Peza, accompagnato dal Direttore di Sede dott. Massimo Fedele e dal Responsabile della Redazione calabrese dott. Riccardo Giacoia della TGR Testata Giornalistica Regionale.
La Sua visita è importantissima perché rinnova come recentemente a giugno di quest’anno è stato con il Primo Ministro Edi Rama il voler perseverare e custodire il valore storico, religioso, sociale e linguistico del popolo degli Arbëreshë che sono presenti in Italia fin dal 1400 in 50 comuni distribuiti in 7 regioni d’Italia, che con orgoglio si identificano come Italo-Albanesi, a significare il forte legame ricambiato dalla stessa Albania da sempre unica Minoranza Linguistica Storica riconosciuta dalla Costituzione della Repubblica Italiana attraverso la Legge di attuazione costituzionale Legge 482/99 mai attuata per la lingua Arbëreshë dai Governi Italiani precedenti propria del popolo Italo-Albanese Arbëreshe. La sua visita è ancora piu’ importante in quanto in queste settimane si sta discutendo a livello di Governo Italiano del nuovo Contratto di Servizio RAI-Ministero Imprese e Made in Italy (MIMIT) in cui rientrano a pieno titolo le Minoranze Linguistiche Storiche e la lingua Arbereshe è quella piu’ importante ma è assente. Le tecnologie di oggi permettono di utilizzare un punto di produzione e diffusione unico (Sede Regionale della Calabria), che diverrebbe Centro di Produzione Decentrato per tutta la Lingua Arbereshe e per tutte le Regioni, producendo programmi e servizi giornalistici attraverso la televisione lineare: Satellite, sistema T2 terrestre, e per i più giovani anche streaming e web, mentre avere dalle altre Regioni d’Italia in presenza di Comunità Arbëreshë dei contributi audio e video attraverso dei corrispondenti territoriali giornalistici o autoriali (programmisti-registi). Tutto questo a carico del Governo esattamente attraverso dei Fondi previsti nella Legge Finanziaria dello Stato per farsì che vengano soddisfatte le esigenze della RAI attraverso dei fondi del Dipartimento Editoria e Informazione della Presidenza del Consiglio come avviene da diversi decenni per altre Minoranze Linguistiche Storiche presenti nella stessa Legge 482/99.
Occorre da subito pensare alla creazione della Stuttura Programmi in lingua Arbëreshë, manca nella Sede RAI, che serva anche le altre regioni e possa finamennte attivare progetti di cooperazione e cooproduzione, predendo la dizione di Centro di Produzione Decentrato per la lingua Arbërshëche divenendo una struttura attiva per la lingua Arbëreshë di tutta Italia che attraverso sistemi di post-produzione avanzati e anche automatici, si possano realizzare piani strategici di collaborazione con tutto il popolo Arbëreshë e con il popolo di Albania, per esempio attraverso il doppiaggio, sottotitoli con collaborazione tra i Ministeri degli Esteri e Cooperazione allo sviluppo dell’Italia e dell’Albania, senza dimenticare bandi Europei Interreg o Arion, insieme e in stretta collaborazione con la Televisione Pubblica RTSH.
Basti ricordare come quest’anno il Festival della Canzone Arbëreshë che si svolge da più di 40 anni per la prima volta ha avuto la presenza di una emittente televisiva albanese che ha svolto in diretta televisiva un ruolo fondamentale nel far conoscere il festival al popolo Albanese e lo stesso potrebbe avvenire in maniera reciproca con programmi diffusi sul costruendo canale italiano di lingua arbërshë, punto di produzione ed emissione il Centro di Produzione Decentrato per la lingua Arbereshe . Queste considerazioni per la lingua Abëreshë sembrano sogni quando per altre Minoranze Linguistiche Storiche italiane sono da decenni delle realtà concrete.
*già direttore della sede regionale della Rai
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