ROMA La Procura di Torino ha intenzione di approfondire la vicenda sulle presunte minacce che Nicolò Fagioli ha denunciato di aver subito, in relazione alle scommesse illegali di cui è accusato. Il centrocampista della Juventus aveva affermato – davanti alla Procura federale – di avere ricevuto “pesanti minacce” (“Ti spezziamo le gambe”) dai suoi creditori, se non avesse saldato i debiti di gioco. La Procura del capoluogo piemontese è già in possesso degli atti dell’interrogatorio reso alla Figc.
Intanto è stato diffuso il comunicato della Federcalcio che ufficializza le sanzioni a carico di Fagioli per il caso scommesse e fissa anche la decorrenza da oggi dei provvedimenti. Lo juventino è stato squalificato 12 mesi, 5 dei quali commutati nelle seguenti prescrizioni alternative: 1) partecipazione ad un piano terapeutico della durata minima di mesi 6 finalizzato alla cura della ludopatia; 2) partecipazione ad un ciclo di incontri pubblici, nel numero minimo di 10 nel periodo di cinque mesi. Sulla corretta attuazione del piano terapeutico e dell’obbligo di partecipazione ad incontri pubblici vigilerà la Procura Federale della Figc che, in caso di accertate violazioni da parte di Fagioli, adotterà i provvedimenti di propria competenza ai sensi del Codice di giustizia sportiva. Fagioli dovrà inoltre pagare una sanzione di 12.500 euro.
«Siamo fermamente convinti che Nicolò, con l’appoggio della società, dei compagni di squadra, dei familiari e dei professionisti che lo assistono, affronterà con grande senso di responsabilità il percorso terapeutico e formativo e, una volta scontata la squalifica, potrà tornare a competere con la dovuta serenità». Così in una nota la Juventus sulla vicenda che vede coinvolto Fagioli. Il club «conferma pieno appoggio a Fagioli nell’affrontare questo percorso, fornendo il necessario supporto nello svolgimento del piano terapeutico e, come previsto nell’accordo, collaborando con la Figc per individuare i cicli di incontro previsti».
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